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Data: 31/01/2013
Testata giornalistica: Ferpress
La riforma del trasporto locale in Abruzzo - Abruzzo: sindacati, 8 febbraio sciopero TPL e da 1°febbraio stop prestazioni straordinarie

“Entro il prossimo mese di marzo, se ci sarà l’accordo con i sindacati su tutti gli aspetti oggetto del confronto, l’operazione di fusione delle tre aziende del pubblico regionale, avrà una sua concreta possibilità di definizione. Fermo restando la salvaguardia del sistema del trasporto pubblico regionale ed il perseguimento dell’efficienza in termini di miglioramento del servizio”.
Lo aveva dichiarato il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, in occasione del Consiglio straordinario sui trasporti.

Pronta la replica dei sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Faisa, Cisal, Ugl trasporti che in una nota congiunta attaccano il presidente.

“Per il Governatore della Regione Abruzzo – si legge nella nota – le problematiche del settore sono essenzialmente riconducibili ai privilegi dei lavoratori ed alla loro bassa produttività. Ci viene il dubbio che Chiodi non conosca le condizioni in cui operano coloro che consentono quotidianamente, con il proprio lavoro, la mobilità dei cittadini abruzzesi. Ricordiamo al Presidente Chiodi che stiamo parlando di una tipologia di lavoro che le vigenti leggi dello Stato italiano (e non le Organizzazioni Sindacali), hanno riconosciuto quale attività usurante in relazione sia alle
caratteristiche delle prestazioni lavorative che agli orari disagiati di impiego.

In merito poi al rapporto salari/maggiore produttività, tirato in ballo da Chiodi quale aspetto determinante e vincolante per proseguire nel progetto di fusione, sarebbe forse il caso di rammentare che il salario degli autoferrotranvieri è congelato da più di cinque anni, in ragione del mancato rinnovo contrattuale”.

“Nella sua arringa al Consiglio Regionale, il Presidente Chiodi ha omesso di soffermarsi sui costi ingenti generati dall’esigenze della politica. Esigenze che si traducono – prosegue la nota – in costi impropri per la collettività abruzzese necessari a pagare le indennità di presidenti, vice presidenti, consiglieri di amministrazione, collegi dei revisori, direttori generali, vice direttori generali, dirigenti per ogni settore e consulenti da moltiplicare per tre come il numero delle attuali imprese. In realtà sono queste le reali motivazioni che impediscono alla politica di completare un percorso formalmente determinato da due Leggi regionali e la dimostrazione lampante si è resa visibile nei rinnovi triennali dei Cda e nel tentativo finora fallito di aumentare ancora quelle figure, operazioni entrambe messe in campo negli ultimi mesi”.

“Il Presidente Chiodi vuole una risposta dai sindacati sugli esuberi che potrebbero determinarsi a seguito della fusione? – si chiedono i sindacati – Intanto consiglieremmo un aggiornamento dei dati che tenga conto dei numerosissimi pensionamenti registrati nel 2012 nelle tre aziende senza che gli stessi siano stati rimpiazzati, cosa che tra l’altro comincia a generare problemi nell’effettuazione dei servizi. Inoltre c’è ancora qualcuno che mira ad assumere personale impiegatizio e che addirittura pensa di esternalizzare lavoro di natura amministrativa”.

Tutto ciò premesso e considerato che “il Consiglio Regionale straordinario ha sancito che Morra sui trasporti non rappresenta la fonte decisionale più autorevole, nonostante fino all’ultimo abbiamo auspicato che il lavoro concertativo e che credevamo costruttivo, avuto con l’assessore Morra potesse contribuire a riorganizzare i servizi di trasporto regionale, utilizzando al meglio le già esigue risorse disponibili per il settore, i sindacati confermano con forza sia lo sciopero regionale di 24 ore proclamato per l’8 febbraio che il blocco di tutte le prestazioni straordinarie a partire dal prossimo 1° febbraio”.

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