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Data: 01/02/2013
Testata giornalistica: La Repubblica
allegato: LEGGI L'ARTICOLO
Roma, sciopero dei bus periferici: fermi 180 mezzi, trasporti paralizzati

La protesta a sorpresa degli autisti della Roma Tpl. L'agenzia della mobilità: "Un'alta percentuale di mezzi è rimasta nei depositi". Disagi ai cittadini. Non è noto quanto durerà il blocco

ROMA - Trasporto pubblico paralizzato nella periferia di Roma. Per una protesta improvvisa numerosi autisti del Consorzio di "Roma Tpl" non hanno iniziato il servizio quindi 180 bus sono rimasti nei depositi su 400 che normalmente circolano la mattina. Lo comunica l'Agenzia per la Mobilità. Il motivo del blocco: stipendi in ritardo e anche tagliati di 300 euro.

Numerosi i disagi per gli utenti in periferia e non è al momento previsto quanto la protesta terminerà. Il Consorzio Roma Tpl conta circa 1700 dipendenti e 450 bus e gestisce 83 linee che coprono tutte le zone periferiche della città. L'assessore regionale ai Trasporti Luca Malcotti ha annunciato che "Si terrà oggi, venerdì 1 febbraio, un incontro fra Regione Lazio e Comune di Roma sulla questione della vertenza Roma-Tpl".

Intanto sono 36 le linee interessate dalla protesta che quindi possono avere un numero inferiore di vetture su strada: 022, 039, 040, 041, 053, 056, 086, 135, 146, 213, 220, 222, 235, 308P, 314, 343, 344, 404, 437, 444, 447, 511, 543, 546, 552, 554, 557, 657, 881, 892, 907, 912, 982, 985, 997, 998L".

''Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporti denunciano l'ennesima brutta vicenda che coinvolge le lavoratrici e i lavoratori di Roma Tpl Scarl e delle società consorziate che, oltre a vivere il cronico ritardo del pagamento degli emolumenti, si sono visti decurtare a partire da questo mese lo stipendio di circa 300 euro'', è quanto si legge in una nota dei sindacati. Sembra si sia deciso infatti di non erogare valori retributivi analoghi agli oneri relativi ai rinnovi contrattuali 2009/2012''. Stamani è in corso a Roma una protesta non annunciata degli autisti delle linee periferiche del trasporto pubblico, che sta creando una paralisi del servizio. ''La politica - prosegue la nota - consente a queste imprese di far ricadere solo sui dipendenti - come è avvenuto con il mancato riconoscimento dei 306 euro annuali dell'accordo regionale del 2004 - la sfavorevole congiuntura economica che avrebbe prodotto una mancanza di liquidità e una stretta creditizia operata dal sistema bancario. E' un film già visto e non possiamo permettere che vengano utilizzati i lavoratori per risolvere problemi ascrivibili esclusivamente alle aziende e alle istituzioni coinvolte che continuano nel rimpallo delle responsabilità senza giungere ad alcuna soluzione. L'assoluta mancanza di programmazione del Tpl romano e laziale non è più sostenibile. Useremo ogni mezzo a nostra disposizione per difendere i diritti dei lavoratori''.

"In relazione all'astensione improvvisa dal servizio di questa mattina da parte di alcuni lavoratori del consorzio Roma Tpl, che, da quanto si apprende, ha pesantemente danneggiato gli utenti, l'Autorità di garanzia sugli scioperi ha inviato una richiesta di informativa urgente al prefetto e all'azienda, al fine di valutare l'adozione dei provvedimenti di sua competenza". Lo si legge in una nota.

Roma Tpl "paghi gli stipendi e garantisca il servizio o le vengano revocati gli affidamenti. Errori e contenziosi non li paghino i lavoratori", scrive su twitter Francesco Lollobrigida, candidato al Senato nella circoscrizione Lazio con 'Fratelli d'Italia-Centrodestra nazionale'.

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