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Data: 01/02/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
«Potrebbe accadere anche in altre città. Sotto stress i trasporti pubblici locali»

Non c'è una specificità napoletana: in Italia è «tutto il trasporto pubblico locale sicuramente sotto stress. Il comparto è in fibrillazione». Parola di Marco Nicolai, professore di Finanza straordinaria all'Università di Brescia. Quali sono i motivi di queste difficoltà, professore? «Che la situazione di stress finanziario di molte amministrazioni abbia ricadute anche su società di trasporti pubblici locali è un dato di fatto. Un elemento di amplificazione si riscontra poi in alcune Regioni, come per esempio la Campania, che sono più sotto stress di altre e che hanno ricevuto significativi tagli al bilancio». Ma quello che è successo a Napoli potrebbe succedere anche in altre città italiane? «Le inefficienze nel settore dei trasporti pubblici locali non riguardano solo Napoli o il Mezzogiorno. Riguardano anche il Nord. Nell'attesa della liberalizzazione del settore, di cui si è parlato ma che non è mai avvenuta, ci sono sacche di inefficienza nelle stesse aziende dei servizi pubblici locali». Colpa delle aziende, dunque? «Il settore dei trasporti pubblici locali è sussidiato in tutto il mondo. Al lordo dei tagli governativi e della situazione di stress finanziario di alcune amministrazioni potrebbe benissimo funzionare anche in Italia. I livelli dei sussidi italiani non erano sottodimensionati». Lei dice: non erano. Ma oggi qual è il livello dei sussidi italiani? «Adesso i margini si sono ridotti con i tagli dell'ultima legge di stabilità e le criticità sono amplificate da meccanismi redistributivi delle risorse che seguono ancora le vecchie logiche di ripartizione».

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