CAMPOBASSO Elezioni regionali del Molise senza il Pdl a Isernia. La lista proporzionale, a sostegno del governatore in carica Michele Iorio, resta fuori. Lo hanno deciso ieri i giudici della Corte d'Appello di Campobasso, che hanno respinto il ricorso presentato dai rappresentanti della formazione, che non ha raggiunto il numero legale per l'esclusione di 3 su 4 candidati: Angela Crolla (non c'era l'autentica), Lucio De Bernardo e Antonio Scampamorte (mancavano i timbri). Escluse anche le liste del Pdci a Isernia e del Guerriero Sannita a Campobasso, entrambe collegate al candidato presidente del centrosinistra Paolo Di Laura Frattura. Fuori anche Lavoro Sport e Sociale di Camillo Colella. Riammesse invece, sul proporzionale di Campobasso, Progetto Molise (per Iorio), fatta eccezione per Dino Memmo (per vizi non sanabili), e Movimento Cinque Stelle, con la sola eccezione di Simone Cretella. Resta invece in corsa, ma con soli 4 candidati su 12 (gli altri sono stati esclusi), la lista Noi per il Molise, anche questa a sostegno di Frattura. «È stata una decisione punitiva, ricorreremo al Tar», è stato il commento a caldo di Ulisse Di Giacomo, coordinatore regionale del Pdl. L'istanza al Tar andrà presentata entro 72 ore, col verdetto atteso entro i tre giorni successivi, visto che in materia elettorale vige la procedura d'urgenza. E al Tar ha già fatto ricorso Marcello Miniscalco, uno dei quattro componenti del listino di Frattura, fuori dai giochi per una vecchia condanna a tre mesi per abuso d'ufficio, per non aver concesso da sindaco la piazza di Rocchetta al Volturno per i comizi finali della campagna elettorale. Miniscalco ha posto dubbi di costituzionalità sull'interpretazione del decreto Monti sulle liste pulite.