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Pescara, 19/12/2025
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Data: 03/02/2013
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
Filovia: Ultimo tentativo per salvare «Filò». La Gtm ha presentato alla Regione la richiesta di valutazione ambientale. Pronto il ricorso del Wwf dopo quello del comitato civico strada-parco

La Gtm ha presentato la richiesta dello screening di Via (Valutazione d’impatto ambientale) sul progetto della filovia, così come richiesto dal comitato regionale. Segno evidente che l’ente appaltante è convinto di portare a termine positivamente il progetto della filovia, i cui lavori sono sospesi dal 24 ottobre dopo lo stop intimato dallo stesso organismo della Regione. Il comitato Via aveva concesso una prima proroga e poi una seconda che scadeva il 1° febbraio ed entro quella data la Gestione trasporti metropolitani ha prodotto la domanda apposita. Il percorso temporale per riaprire i giochi sono definiti: dalla pubblicazione della domanda sul Bura passeranno 45 giorni necessari alle eventuali osservazioni di soggetti pubblici o privati, quindi il comitato esaminerà la documentazione della Gtm e se la valuterà idonea sbloccherà automaticamente il cantiere. Ciò significa che dopo Pasqua, verso metà aprile, i lavori sulla strada-parco potrebbero ricominciare a cura della Balfour Beatty, la ditta appaltatrice che non ha gradito affatto lo stop forzato proprio quando aveva eseguito la maggior parte dei lavori, ma non quella cruciale perché rimangono da fare l’elettrificazione, la verifica del manto stradale, la sicurezza dell’intervento complessivo e infine il collaudo del Filò. Tutti aspetti che poi dovranno passare al vaglio della commissione Trasporti, la quale sarebbe dovuta arrivare a Pescara nel dicembre scorso se tutto fosse filato liscio. A proposito di intoppi e ripartenze, il Wwf è alla finestra in attesa di sapere se la Gtm punta su una Via in sanatoria oppure se ha accolto, in parte o in toto, l’appello degli ambientalisti a ripresentare un progetto profondamente riveduto e corretto. «Nel primo caso - commenta Augusto De Sanctis - il nostro ricorso al Tar è già pronto e siamo sicuri di poter fermare nuovamente i lavori perché la Via in sanatoria non è prevista dalla legge sia sia in Italia sia in Europa». Un’apertura, il responsabile del Wwf la concede nel secondo caso «se la Gtm dovesse presentare uno studio per la Valutazione d’impatto ambientale sull’intero progetto ovvero su tutti i lotti e non solo sul primo. Cosa che sarebbe molto importante perché se intervenire sulla strada-parco è molto difficile (si dovrebbero togliere pali, fili e altre strutture), farlo sui tratti dove i lavori devono ancora iniziare è molto più semplice. Mi risulta, inoltre, che i soldi per finanziare gli altri lotti ci sono, provenienti dai fondi Fas. Certo, resta la perplessità su dove far passare la filovia una volta lasciata la strada-parco e il capolinea dell’area di risulta, visto che si parlato molto di percorsi ma senza che venissero presentati pubblicamente». Sul fronte degli oppositori del progetto, il comitato utenti strada-parco ha già presentato il suo ricorso e ne sta preparando un altro, a scanso di equivoci. I cittadini che ne fanno parte sono arcisicuri che il progetto-filovia non ha le gambe (o le ruote, fate voi) per camminare né tantomeno per correre, tali e tante sono le anomalie che sarebbero emerse dall’inizio a oggi, cioè dal momento dell’appalto (2006) alla messa a disposizione delle aree (2009) da parte dei Comuni di Montesilvano e Pescara. Anomalie che, secondo il comitato, hanno portato la Procura della Repubblica ad aprire un’inchiesta sul management della Gtm.

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