TERAMO «Siamo il lievito che ha creato il movimento che ha rotto il bipolarismo in Italia». Così il leader dell'Udc, Pierferdinando Casini, sabato mattina a Teramo, alla sala San Carlo, ha definito il suo partito. Casini ha ribadito il suo sostegno a Mario Monti, precisando che «senza l'Udc non ci sarebbe Monti e soprattutto saremmo ancora dietro a Berlusconi e Bersani che hanno rovinato questo Paese. Oggi Monti viene additato come responsabile di tutto quello che non va nel Paese, ma chi dice questo non aggiunge che l'Italia gli è stata lasciata nelle condizioni della Grecia».
Casini ha lanciato un messaggio chiaro alla platea di simpatizzanti dell'Udc: «Il partito è vivo e pronto a creare un nuovo soggetto politico insieme a Monti. Siamo noi l'unica novità e l'unica prospettiva valida per il Paese». Il leader dell'Udc ha anche risposto alle critiche di chi gli ha contestato di aver accettato di ricoprire un posto di secondo piano rispetto a Monti. «Sono ben contento -ha detto- di fare il secondo a una personalità che tutta l'Europa ci invidia. Senza di lui staremmo ancora dietro a Berlusconi e alla sinistra che hanno fatto solo danni quando hanno governato. Noi dell'Udc facciamo questo tipo di battaglia politica perché siamo convinti che oggi ci sia bisogno di radicare una forza politica in grado di non essere passeggera».
Casini ha anche aggiunto di aspettarsi tanto «dall'Abruzzo democristiano» e ha sottolineato lo spazio dato nella lista presentata agli elettori ai candidati espressione del territorio: alla Camera infatti, nella lista Udc, dopo Paola Binetti ci sono l'aquilano Giorgio De Matteis, in realtà vero capolista, e il teramano Giuseppe Cipolloni. Al Senato la lista dei montiani è guidata da Nicoletta Verì.
PIU’ INCLUSIVITA’
Il segretario provinciale dell'Udc teramana, Alfonso Di Sabatino Martina, ha fatto appello a Casini affinché il partito diventi più inclusivo di quanto lo sia stato fino ad oggi, e si è detto anche fiducioso della risposta che arriverà dal territorio nei confronti dei candidati.
L'incontro è stato commentato con soddisfazione dalle quattro segreterie provinciali dell'Udc che ieri, in una nota, hanno ribadito la loro posizione: «Seguiamo senza esitazione la linea tracciata dalle scelte del partito nazionale: alla Camera dei deputati con Giorgio De Matteis ed al Senato della Repubblica, nella coalizione che fa riferimento a Mario Monti, con Nicoletta Verì», hanno specificato i quattro segretari provinciali del partito centrista, vale a dire Alfonso Di Sabatino Martina (Teramo), Antonello De Vico (Pescara), Andrea Buracchio (Chieti) e Morena Pasqualone (L’Aquila).
NUOVA CLASSE DIRIGENTE
«Vogliamo dare vita -hanno aggiunto- ad una nuova classe dirigente che, con autorevolezza e competenza, sappia portare in Parlamento tutte le istanze della nostra regione e far ascoltare la sua voce al fine di risolverne le criticità. Ed è nostra la convinzione che l'antipolitica non si sconfigge denigrando i propri avversari ma cercando di riconquistare la fiducia delle persone, non con false promesse, ma solo mettendo a completa disposizione del territorio il proprio bagaglio umano culturale professionale e politico».