Iscriviti OnLine
 

Pescara, 19/12/2025
Visitatore n. 750.346



Data: 05/02/2013
Testata giornalistica: Il Centro
Sondaggi - Taglio imposta, l’85% non ci crede. Ma il Pdl con la promessa sale ancora. Grillo votato da tre under 23 su dieci

ROMA Come valutano gli italiani la proposta, avanzata ieri da Silvio Berlusconi, di abolire l’Imu sulla prima casa, restituendo quanto versato nel 2012? Per il 51% degli elettori si tratta di una promessa elettorale non credibile, per il 15% invece di un’idea giusta e realizzabile. Per oltre un terzo, il 34% degli intervistati, è una proposta auspicabile ma oggi non fattibile: è il risultato del sondaggio condotto fra domenica e ieri, in esclusiva per la trasmissione Otto e Mezzo (La7), dall’Istituto di ricerche Demopolis. Gli italiani, in larghissima maggioranza, sembrano non fidarsi dell’ulteriore promessa dell’ex Premier, ma la proposta ha già determinato i suoi effetti sul consenso, con una crescita di quasi un punto e mezzo per il Pdl, registrata dal Barometro Politico Demopolis. Dal 18,6 dell’1 febbraio al 20% odierno, con un lieve ulteriore recupero dei tanti ex elettori confluiti da mesi nell’area grigia dell’indecisione e del non voto. Come emerge dall’analisi sui flussi elettorali, il Pdl è il partito che riscontra una minore fedeltà rispetto al 2008. Appena 43 su 100 confermerebbero il voto delle precedenti elezioni, 22 sceglierebbero un’altra lista, 35 appaiono ancora indecisi. Novità sostanziali potrebbero invece arrivare, secondo quanto rivelato dal sondaggio Ispo per il Corriere della Sera, dal voto dei giovani. Per l’istituto di Renato Mannheimer, infatti, il 30,4% degli elettori più giovani, quelli compresi fra i 18 e i 23 anni, quasi 4 milioni che voteranno quest’anno per la prima volta, è pronto a votare per il Ms5 di Beppe Grillo. Al secondo posto il Pd, con il 28,6 e poi, staccatissimo, il Pdl con il 12,4%. Monti raccoglierebbe il 7,9, incalzato da Vendola con il 7,4, Ingroia non superebbe lo sbarramento fermandosi al 3,4. Le cose cambiano un po’ se si considera la fascia fra i 24 e i 34 anni, che raccoglie circa 8 milioni di elettori. Il Pd torna infatti al primo posto con il 30,9%, Grillo segue con il 18,9 e il Pdl con il 15,5. Perde qualcosa Sel (7%), riconquista voti Monti (8,4%), e torna sopra la barriera del 4% Ingroia (5,4%). Fra le note positive, Mannheimer registra un’inversione di tendenza rispetto alla partecipazione. Mentre fino a qualche anno fa quasi il 50% dei giovanissimi dichiarava di volersi astenere, ora sembra tornata la voglia di esserci e di contare con il proprio voto.

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it