| |
|
| |
Pescara, 19/12/2025
Visitatore n. 750.346
|
|
|
|
|
|
|
05/02/2013
Il Centro
|
Piazza Affari affonda, riparte lo spread. Il Wall Street Journal: «Colpa di Mps e delle promesse elettorali di Berlusconi». Bancari a picco, Unicredit perde oltre l’8% |
|
MILANO Lunedì nero pre-elettorale a Piazza Affari. La Borsa di Milano è sprofondata ieri del 4,50%, penalizzata dal crollo delle banche. A pesare sui listini è la forte incertezza politica, in vista delle elezioni italiane di fine febbraio, ma anche lo scandalo sui presunti pagamenti illegali che sta mettendo in difficoltà il premier Mariano Rajoy e che ieri ha provocato una flessione di oltre il 3% della borsa di Madrid. La sintesi di quanto accaduto ieri l'hanno fatta con estrema puntualità sia il quotidiano statunitense Wall Street Journal che il britannico Financial Times che imputano al caso Monte dei Paschi di Siena e alle promesse elettorali dell'ex premier italiano, Silvio Berlusconi, le incertezze sui mercati. Il quotidiano londinese ha registrato le «preoccupazioni legate ai sondaggi che mostrano la coalizione guidata da Berlusconi recuperare sul centrosinistra»: una tendenza che lascia pensare che «il voto del 24-25 febbraio potrebbe portare all'instabilità politica». Secondo gli analisti interpellati dal quotidiano finanziario della city inglese, «questa è una ricetta per l'instabilità e potrebbe essere un catalizzatore di incertezze nei mercati», ha affermato al Financial Times Silvio Peruzzo di Nomura. Alle incertezze politiche si è aggiunto il drammatico dato sulla disoccupazione in Spagna: a gennaio il numero delle persone senza lavoro che hanno richiesto il sussidio di disoccupazione è aumentato di 132.055 unità (+2,7% rispetto a dicembre). In tutto, le richieste di sussidi sfiorano ormai quota 5 milioni e si attestano a 4,98 milioni per una disoccupazione pari al 26% della forza lavoro complessiva, un livello record. Proprio ieri la commissione Ue ha concluso la sua ricognizione sullo stato di salute di Madrid confermando un giudizio positivo sul risanamento ma anche lanciando un esplicito monito che sembrava indirettamente rivolto anche verso Roma: la discesa dei costi di finanziamento degli ultimi mesi riflette la fiducia degli investitori che ritorna, anche grazie alle misure prese dalla Spagna e dall'eurozona ma «per costruire su tali progressi e assicurare che i benefici arrivino all'economia reale, è essenziale che la Spagna mantenga il focus sui conti pubblici e sull'applicazione determinata delle riforme economiche, in linea con le raccomandazioni di Bruxelles». A nulla sono valsi gli ottimi risultati del bilancio pubblico ellenico: Atene ha raggiunto gli obiettivi di bilancio del 2012 producendo un surplus di 434 milioni di euro a fronte di un deficit del 2011 pari a 3,5 miliardi di euro. Lo spread italiano intanto è tornato a crescere, in una sola giornata è salito di 28 punti ritornando sopra quota 280: il differenziale tra Bund tedeschi e BTp italiani a dieci anni ha chiuso a 285 punti, dopo che ieri mattina aveva aperto a 264 punti, portando così il rendimento al 4,47%. Il tasso del BTp italiano è risalito quasi in sordina fino a superare il massimo da inizio anno con un significativo cambio di direzione rispetto a un paio di settimane fa, quando i tassi del decennale sembravano dover scendere sotto la soglia del 4 per cento. Con la risalita dello spread c’è stato il tonfo dei bancari: a Piazza Affari la peggiore è stata Unicredit che ha lasciato sul campo l’8,3% seguita da Banco Popolare (-6,9% circa), Bpm (-6,5%) e Mps (-4,8%). Mediaset è crollata del 6,27%, a causa anche dei dati negativi sugli ascolti arrivati dalla Spagna. Sul paniere principale ha resistito alle vendite solo Saipem (+0,55%), che ha recuperato dopo il -4% di venerdì.
|
|
|
|
|