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Data: 05/02/2013
Testata giornalistica: Il Centro
Udc divisa, Buracchio sosterrà De Matteis e Verì

La segreteria cittadina dell’Unione di centro inizia la campagna elettorale: comprensibili reazioni degli esclusi ma chi sta in un partito segue le sue direttive

CHIETI La segreteria cittadina dell’Udc supporterà la campagna elettorale dei candidati abruzzesi del partito, Giorgio De Matteis alla Camera e Nicoletta Verì al Senato, contrariamente da quanto deciso dal circolo provinciale dell’Unione di centro. Che, in aperto contrasto con i vertici nazionali del partito per la sonora bocciatura delle candidature del presidente della Provincia Enrico Di Giuseppantonio alla Camera e del capogruppo regionale Antonio Menna al Senato, ha ufficializzato il proprio disimpegno nell’imminente tornata elettorale. Ma Andrea Buracchio, segretario cittadino dell’Udc da sempre molto vicino ai big nazionali del partito di centro, la pensa diversamente. «Le reazioni di pancia di qualcuno conseguenti alle candidature sono comprensibili anche se alla fine», spiega Buracchio, «deve prevalere la ragione. Noi seguiamo la linea nazionale del partito e non potrebbe essere altrimenti se vogliamo continuare a riconoscerci sotto l’insegna politica dell’Udc». Un messaggio forte ribadito nei giorni scorsi durante la visita abruzzese del leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini. All’incontro promosso la scorsa settimana a Teramo, l’Udc teatina era in prima fila facendo capire chiaramente le sue intenzioni. «Quando si è in un partito», ammonisce Buracchio, «si seguono le direttive del partito. In caso contrario si prendono altre strade. Questo è un punto su cui non transigiamo e che regola la gestione dei componenti del partito in città». Dello stesso avviso Alessandro Giardinelli, capogruppo comunale dell’Udc. «Faremo una campagna elettorale pressante in zona con l’obiettivo di portare quanti più voti possibili ai candidati abruzzesi dell’Udc che», dice Giardinelli, «sono pronti a lavorare per i nostri territori. L’Udc teatina, come sempre, farà la sua parte in vista delle imminenti elezioni nazionali». Una presa di posizione che promette di sconquassare, di nuovo, i sottili equilibri interni all’Udc provinciale. Non è un mistero come i militanti cittadini dell’Udc spingano per un concreto cambiamento dei rappresentanti del partito nel panorama provinciale e regionale mentre la cosiddetta “vecchia guardia” dell’Unione di centro permanga dell’idea di premiare gli anni di militanza nel partito. Due correnti che, a breve, potrebbero scontrarsi determinando la fuoriuscita dal partito di alcuni esponenti di spicco dell’Udc provinciale. Anche perché, al momento, prevale una certa confusione di fondo. Al vertice con Casini, infatti, c’erano tutte le segreterie provinciali abruzzesi dell’Udc, Chieti compresa. Un segnale concreto, secondo Buracchio, della volontà di ricompattare il partito in Abruzzo. Una chiave di lettura politica non confermata a pieno, però, da Angelo Cellini, segretario provinciale dell’Udc. «Nel partito ci sono diverse linee di pensiero. Non è facile», ammette Cellini, «arrivare ad una sintesi condivisa da tutti. Siamo in una fase di profonda riflessione». Che dovrebbe terminare entro la settimana. «A giorni», annuncia Cellini, «la segreteria provinciale dell’Udc prenderà una decisione definitiva sul comportamento da seguire riguardo alle politiche di fine febbraio».

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