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Data: 07/02/2013
Testata giornalistica: La Gazzetta del Mezzogiorno
La crisi del tpl - Amtab, Emiliano scrive a Passera «Senza soldi azienda al collasso»

l Debiti con le banche, problemi a coprire i turni di lavoro, difficoltà finanziarie che il mese scorso hanno causato due giorni di ritardo nel pagamento degli stipendi. È sempre tesa la situazione dell'Amtab, al punto che ieri il sindaco Emiliano ha scritto al ministro Corrado Passera per sollecitare lo sblocco delle risorse. Ma mentre Emiliano chiede un intervento a Roma, a Bari scoppia l'ennesimo caso: i due consiglieri di amministrazione dell'azienda pubblica presieduta dall'avvocato Tobia Binetti hanno infatti chiesto un rimborso delle spese per partecipare alle riunioni di cda, provocando grande irritazione in Com u n e. La richiesta è stata avanzata nel consiglio di amministrazione di lunedì sera. A frenare sono stati però i revisori dei conti, che hanno inviato copia del verbale della riunione a Palazzo di Città con lo scopo di ottenere il parere del socio. Il documento ieri non era ancora arrivato, ragion per cui nessuno ha voglia di commentare ufficialmente: negli uffici (e nell'entou rage del sindaco) ritengono comunque «inopportuna» l'iniziativa, in quanto incompatibile con le esigenze di contenimento della spesa. I compensi di presidenti e consiglieri delle partecipate (pari rispettivamente a circa 4.800 e 1.900 euro lordi al mese) sono parametrati alle indennità del sindaco e dei consiglieri comunali, che negli ultimi tempi hanno subito diversi tagli. Il Comune si è sempre opposto ad ogni tentativo di rivedere queste cifre, anche per via indiretta, lanciando segnali che non possono essere disattesi. Per quanto riguarda Amtab, del resto, proprio nelle ultime settimane il Comune ha dovuto mettere mano alla cassa erogando 1,9 milioni di euro a titolo di adeguamento del contratto di servizio: soldi necessari a garantire l'operatività corrente dell'azienda, ed a pagare il premio assicurativo in scadenza a fine gennaio. La Regione non ha infatti ancora provveduto a fissare la quota di finanziamento destinata al trasporto pubblico locale, cosicché Bari (come gli altri Comuni) è costretta a provvedere in proprio. Proprio questo è il tema della lettera inviata da Emiliano a Passera all'indomani dell'in contro con l'assessore regionale Guglielmo Minervini: nella riunione, scrive il sindaco, «sarebbe emerso non solo che la quota di finanziamento regionale subirà una diminuzione, ma che la stessa in parte sarà anticipata e in altra parte sarà corrisposta a fine esercizio solo alle aziende virtuose». Una situazione che per Bari potrebbe causare «gravi danni» oltre che «l'in terruzione di un servizio pubblico essenziale»: per far marciare gli autobus, il Comune sta provvedendo con risorse proprie «con pesanti conseguenze sul civico bilancio anche in ordine al rispetto del patto di stabilità».

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