SECINARO Protestano gli studenti pendolari di Secinaro: puntano il dito contro la gestione Arpa e si dicono pronti a non pagare più l’abbonamento mensile se le condizioni di viaggio non dovessero migliorare. «Nel dicembre 2011», affermano, «la gestione delle corse è passata dalla Paolibus all’Arpa, una scelta che ha creato diversi disagi a noi pendolari. In pratica molti autobus che partono alle 6.50 per giungere a Sulmona, nonostante le temperature rigide di questi giorni non sono sufficientemente riscaldati mentre la maggior parte dei mezzi non viene pulita, di conseguenza le condizioni igieniche restano scarse. Come se ciò non bastasse», aggiungono, «da oltre 15 giorni la situazione è addirittura degenerata. Infatti molti mezzi della sede di Secinaro sono stati dirottati a servire le corse di Scanno e Prezza, mentre in cambio ci sono stati dati dei pullman in condizioni peggiori che sono in condizioni igieniche precarie, freddi, con vetrirovinati e sedili vecchi e sporchi. Dalle portiere entra aria perché non si chiudono bene. Un fatto che contribuisce a raffreddare l’intero autobus. Se le cose non dovessero migliorare», concludono gli studenti, «porteremo avanti la nostra protesta fino a spingerci a non pagare più i 55,50 euro al mese che spendiamo per continuare a viaggiare in queste condizioni». La protesta giunge dopo l’attivazione, da parte dell’Arpa, della seconda fermata nella parte altra del paese e della realizzazione di una nuova corsa per L'Aquila.