SICUREZZA E PREMI AL CENTRO DELLA VERTENZA.
ACCUSE ANCHE ALLA REGIONE. LA REPLICA DI RUSSO
Pullman fermi in deposito, pochi quelli in strada: a terra ieri molti passeggeri della Gtm per effetto dello sciopero di 24 ore proclamato dai sindacati provinciali. A innescare la nuova mobilitazione è lo stallo della vertenza aperta 3 mesi fa su nodi organizzativi e contrattuali. Garantite le corse in fascia sensibile, per il resto della giornata hanno circolato pochi pullman, per lo più sulla tratta Penne-Pescara. «L'adesione allo sciopero di 24 ore ha fatto registrare percentuali elevatissime - spiegano le segreterie provinciali di Filt Cgil, Fit Cisl, Faisa Cisal, Ugl trasporti -. Perfino il personale impiegatizio, notoriamente poco propenso alla protesta, ha aderito, esprimendo il proprio dissenso sulla gestione aziendale». «Un’adesione di circa il 90%», conferma il capo del personale in Gtm Pierluigi Venditti. Nella cornice di relazioni infuocate tra sindacati e azienda, ci sono i nodi della vertenza. «Attengono sicurezza, corretta retribuzione delle prestazioni lavorative - rivendicano i sindacati -, riconoscimento di patente E, premio di risultato ai dipendenti e che invece il cda vorrebbe riconoscere ai soli dirigenti». Accendono i riflettori anche su altro. «Troviamo non condivisibile il silenzio della Regione e dell’assessore Morra, nonostante sia stata informata su disservizi - aggiungono -, sugli sprechi delle corse scolastiche nel periodo natalizio, su assunzioni di personale impiegatizio; inaccettabile che il collegio sindacale non si degni di rispondere ad alcune richieste di chiarimento nell’attribuzione di indennità ai dirigenti».
«Da parte nostra - risponde il presidente Miche e Russo - c’è volontà di confronto, ma si tratta di richieste irrealizzabili: nel caso delle patenti E, premesso che il personale già provvisto è sufficiente, abbiamo proposto una formazione, a scaglioni, attraverso fondi interprofessionali, che non hanno accolto. Per i premi di risultato, siamo disponibili a patto che si aggancino a reali criteri di produttività, come fatto per i dirigenti». Sul caso assunzioni nel settore impiegatizio: «Si tratta di un rinnovo a tempo determinato di un ingegnere meccanico, unico presente in azienda, con clausola che prevede l’annullamento in caso di fusione delle aziende di trasporto regionali», precisa Russo.