Slitta a lunedì il vertice tra gli azionisti e consiglieri di Alitalia per definire l’operazione di finanza straordinaria necessaria per dare liquidità alla compagnia. D’altro canto il finanziamento soci o, come sta emergendo, il prestito convertendo, dovrà essere deciso dal prossimo cda del 14 febbraio. Così avrebbe intimato il collegio sindacale che sta monitorando la cassa, nel precedente cda del 28 gennaio: diversamente saranno i sindaci a convocare un’assemblea dei soci per far varare l’operazione. Ma il nuovo summit plenario previsto per ieri a Milano, dopo quello precedente tenutosi lunedì scorso a Roma presso un hotel, è stato rinviato anche perchè all’operazione di finanza straordinaria, molti soci, specie i più piccoli, subordinano una discontinuità gestionale. Cioè la sostituzione dell’ad Andrea Ragnetti sul quale suo malgrado si è abbattuto anche il caso-Carpatair. Su questo orientamento ci sarebbe la condivisione di quasi tutti gli azionisti. In pole position c’è Elio Catania, ex Ibm, Fs e Atm, attuale vicepresidente vicario Alitalia in quota Intesa Sanpaolo che già un anno fa, quando si doveva sostituire Rocco Sabelli, alcuni soci avrebbero voluto alla cloche. Quanto al nuovo intervento finanziario, invece, potrebbe essere più ridotto: 130-150 milioni in modo da contenere l’esborso dei 23 azionisti. E la forma dovrebbe essere quella del convertendo.