PESCARA. Bus della Gtm fermi nella giornata di venerdì scorso per lo sciopero indetto dalle Segreterie Provinciali di Filt Cgil, Fit Cisl, Faisa Cisal e Ugl trasporti.
L’adesione allo sciopero di 24 ore, ha fatto registrare percentuali di adesione elevatissime: fermi nel deposito di via san Luigi Orione 9 autobus su 10. Ma questa volta, fanno notare le segreterie provinciali, c’è stata una grossa novità: «perfino il personale impiegatizio, infatti, notoriamente poco propenso alla protesta, ha aderito allo sciopero, esprimendo il proprio dissenso su una gestione aziendale fallimentare che in Gtm non si è mai registrata a questi livelli».
Le sigle contestano però il silenzio della proprietà (ovvero della Regione Abruzzo) e dell’assessore ai Trasporti Giandonato Morra: «nonostante siano stati regolarmente e dettagliatamente informati dei continui disservizi all’utenza, sugli sprechi delle corse scolastiche effettuate nel periodo natalizio, su alcune situazione non proprio trasparenti nella gestione degli appalti, sulle assunzioni di personale impiegatizio pur sapendo dei persistenti richiami e delle preoccupazioni da parte del Presidente Chiodi rispetto ai possibili esuberi in vista della costituenda azienda unica. Così come è inaccettabile che un organo di vigilanza previsto per le società di capitali, quale è il Collegio Sindacale, non si degni nemmeno di rispondere ad alcune legittime richieste di chiarimenti in merito a presunti abusi commessi nell’attribuzione di indennità e benefits nei confronti del personale Dirigente».
LE MOTIVAZIONI DELLO SCIOPERO
Unitamente alla questione prioritaria attinente le relazioni industriali, i sindacati rivendicano il rispetto degli accordi vigenti e che attengono la sicurezza, la corretta retribuzione delle prestazioni lavorative (siano esse ordinarie che straordinarie), il corretto utilizzo del personale idoneo/inidoneo alla guida, il riconoscimento della patente “E” indispensabile per la guida della filovia e dei mezzi autosnodati di recente acquisizione, la reperibilità del personale di manutenzione, l’attribuzione del premio di risultato ai dipendenti e che invece il Cda vorrebbe riconoscere ai soli Dirigenti, il che è tutto dire alla luce dei risultati non proprio brillanti conseguiti in termini di servizi all’utenza e di immagine aziendale.