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Pescara, 19/12/2025
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Data: 10/02/2013
Testata giornalistica: La Repubblica
Berlusconi: "Mai promesso condoni e amnistie". Al Pd: "Accordo per la modifica della Costituzione"

La Lega spinge il Cavaliere a precisare: "Quelle cose non sono nel programma, ma le proporrò se avremo la maggioranza assoluta". Le riforme costituzionali "essenziali": "Elezione diretta del presidente della Repubblica". Bersani: si riposi

CAMPODARSEGO - La campagna elettorale di Silvio Berlusconi fa tappa a Campodarsego in provincia di Padova e riparte con una precisazione sul tema caldo dei condoni tombali, l'ultimo dei quali, quello edilizio, lanciato appena ieri sera in diretta su Raitre nell'intervista con Lucia Annunziata: "Io non ho promesso amnistia, condono edilizio e condono tombale - ha annunciato stamattina il Cavaliere - ho detto che se avrò una maggioranza come Pdl andremo avanti su questa strada. Nel programma del rassemblement di centrodestra non ci sono, ma io sono favorevole a tutte e tre le cose".

Precisazione necessaria per star dietro alla dichiarazione mattutina con cui Roberto Maroni, leader della Lega, aveva ribadito che "fare ricorso allo strumento del condono non è nel programma della coalizione". Così Berlusconi è stato costretto a specificare che il suo progetto è condizionato al fatto che il Pdl conquisti la maggioranza assoluta. Insiste sulla restituzione dell'Imu: "Avverrà entro maggio", assicura. Poi, il capitolo delle riforme.

"Dobbiamo avere in Parlamento una maggioranza non viziata da presenza di traditori, che non ci siano piccoli partiti e che con questa maggioranza si possa modificare la Costituzione e introdurre dei cambiamenti", ha sottolineato il leader del Pdl. Una maggioranza, dunque, più "forte" di quella peraltro schiacciante che il Cavaliere aveva nella legislatura uscente ed alla quale lui attribuisce l'insuccesso nelle riforme: "La nostra grande maggioranza non era coesa - ha ripetuto - avevamo al nostro interno dissensi, soprattutto rappresentati da Fini, che poi è andato all'opposizione. Su certe quesioni c'era un veto preventivo e non le abbiamo presentate in Parlamento perché non avevano i voti per passare".

Ma quali sono i "cambiamenti costituzionali" prioritari per Berlusconi? Quelli di oggi sono "i decreti legge sottratti al vaglio del capo dello Stato" e "l'elezione diretta del presidente della Repubblica"; riforme che il Cavaliere giudica "essenziali per rendere il paese davvero governabile". Essendo questi i punti di partenza, suona quasi come una boutade la dichiarazione successiva: "Se ci sarà un'intesa su una riforma della Costituzione, il Pdl è disposto a un accordo con la sinistra". Bersani gli risponde: "Berlusconi si riposi. Le riforme vanno fatte. Sul piano istituzionale noi parliamo con tutti ma credo che quando partiranno le nostre, di riforme, lui avrà qualcosa di cui lamentarsi".


Berlusconi ha poi replicato a distanza alla battuta di Pier Luigi Bersani su "smacchiare il giaguaro e battere Berlusconi": "Mi piace il fatto che parli di me come il giaguaro - ha detto Berlusconi - , ma sappia che sotto le macchie troverà un leone". Altra replica a distanza a premier romeno Victor Ponta che aveva accostato il suo ritorno per l'Italia a quello di un Ceasescu per la Romania: "Bene, almeno avrò i poteri che non ho mai avuto...", ha detto Berlusconi.

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