PESCARA Sarà Nazario Pagano il futuro coordinatore regionale del Pdl, una volta conclusa la parentesi elettorale. Su questa base è stato trovato l’accordo che ha consentito a Gianni Chiodi, Filippo Piccone e Gaetano Quagliariello di ricucire lo strappo con il presidente del Consiglio regionale, che aveva dichiarato l’intenzione di appoggiare Carlo Masci e Rialzati Abruzzo al Senato, e non la lista del suo partito, appunto il Pdl. Offrendo a Pagano il posto di Piccone, che con il seggio sicuro alla Camera rinuncerà alla guida del partito in Abruzzo, gli attuali vertici Pdl contano di far rientrare la fronda dei pescaresi, che hanno visto tutti i loro rappresentanti esclusi dai posti buoni nelle liste Pdl. Basterà? Non è detto. Lorenzo Sospiri e Andrea Pastore dimostrano di non aver digerito lo sgarbo nei confronti di Pescara: in una dichiarazione rilasciata al sito Abruzzo24ore Pastore afferma infatti come sia inutile far credere che «chi viene da fuori (Quagliariello) possa rappresentare il territorio. Chi è di centrodestra e vorrà votare un pescarese dovrà votare la Verì o Masci, alternative valide per l’elettore ma che non sono in coalizione». E chissà se lo stesso elettorato di Pagano, un elettorato tutto pescarese, deciderà alla fine, almeno al Senato, di votare Pdl anzichè Masci e Rialzati Abruzzo.
PASTORE E GIULIANTE
Pastore critica duramente Piccone, così come fa ancora una volta l’assessore regionale Gianfranco Giuliante: «All’Aquila non c’è un caso Liris, perchè Guido Liris è il candidato aquilano del Pdl, candidato che sosteniamo. Ma il coordinatore comunale non è lui, bensì il vice vicario Roberto Santangelo, già ratificato. Piccone nel tentativo ridicolo di fare il verso a Berlusconi pensa di fare in conferenza stampa dichiarazioni choc. Ma è a Magliocco, coordinatore provinciale, d’intesa con il suo vice Di Cesare, che spetta la nomina del coordinatore comunale, cosa che è stata già fatta. A Pagano spetterà la ratifica. Preghiamo Piccone di non fare danni ulteriori nei pochi giorni che gli rimangono alla guida del partito». A sottolineare come il ruolo di coordinatore sia ormai in procinto di passare da Piccone a Pagano, cui «spetterà la ratifica» delle nuove nomine.