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Data: 11/02/2013
Testata giornalistica: AbruzzoWeb
Elezioni: toto governo, gli abruzzesi. Quelli che aspettano un posto al sole

L'AQUILA - Mancano 15 giorni all'apertura delle urne delle elezioni politiche, ma in Abruzzo è già partito il toto-nomi su chi potrà ricoprire un ruolo di primo piano nel prossimo governo.

Nella scorsa legislatura, tanto con il governo retto da Silvio Berlusconi quanto con quello guidato dal premier uscente Mario Monti, nessun abruzzese è stato chiamato a ricoprire ruoli nell'esecutivo, con l'unica eccezione dell'ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri, il marsicano Gianni Letta.

In molti, però, sperano che la prossima legislatura possa segnare un'inversione di rotta.

Tutto, naturalmente, dipenderà dalla coalizione che uscirà vincitrice alla fine della conta dei voti, con i sondaggi che, al momento, danno in testa il centrosinistra.

Se così fosse, il più accreditato per un posto da ministro o comunque per un ruolo di prestigio nel futuro esecutivo è il senatore uscente del Partito democratico Giovanni Legnini, parlamentare di lunga esperienza, ricandidato come capolista alla Camera e uomo molto vicino al segretario nazionale e candidato premier del centrosinistra, Pier Luigi Bersani.

Il borsino lo dà decisamente in rampa di lancio, prova ne è la sua investitura del Pd a relatore della legge di Stabilità, quella che un tempo si chiamava Finanziaria, la norma più importante dello Stato, con la quale annualmente si preparano i conti del bilancio pubblico: lo stesso ruolo gli venne assegnato nell'ultimo scorcio di mandato dell'allora presidente del Consiglio, Romano Prodi, prima dello scioglimento anticipato delle Camere.

Legnini ha comunque un'altra porta aperta, quella di candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione alle elezioni che ci saranno alla fine del 2013.

Un altro che può ambire a un incarico di governo, magari con delega alla ricostruzione dell'Aquila e del "cratere", è il democrat Giovanni Lolli: per lui si tratterebbe di un ritorno, visto che è stato sottosegretario allo Sport con il ministro Ds Giovanna Melandri nel biennio 2006-2008, quando è stato il primo dei non eletti al Senato dietro il capolista Gavino Angius e lo stesso Legnini.

Una storia che si ripete: anche stavolta è piazzato in un posto ritenuto dagli analisti del partito border-line, è settimo nella lista per Montecitorio, quindi per stare dentro deve contare sulla vittoria della coalizione e su un buon successo del Pd nella circoscrizione Abruzzo.

Un'ipotesi che è circolata con insistenza nelle scorse settimane parlava di una promozione nell'esecutivo del sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente: l'incarico non sarebbe incompatibile con la fascia tricolore e rappresenterebbe un segnale forte di Bersani per la città.

Il diretto interessato ha smentito decisamente la notizia, anticipata da AbruzzoWeb, ma nelle stanze segrete del Pd se ne è parlato a lungo.

In un centrodestra eventualmente vittorioso, invece, potrebbe scalpitare il coordinatore regionale del Pdl, Filippo Piccone, capolista alla Camera, che si appresta a inanellare la terza elezione di seguito, diventando il veterano degli abruzzesi della sua parte politica, dopo l'esclusione last minute dalle liste di Sabatino Aracu e le non ricandidature spontanee della deputata Carla Castellani e del senatore Andrea Pastore.

Se dovesse essere lasciato spazio a qualche ex di Alleanza nazionale, potrebbe giocarsi le proprie carte il vice di Piccone e collega senatore, Fabrizio Di Stefano, pure lui in lizza alla Camera (al terzo posto), che si è salvato dall'ecatombe della componente aennina, falcidiata dalle trattative romane sulla composizione delle liste.

A tale proposito, può nutrire legittime ambizioni anche il terzo senatore uscente abruzzese, il teramano Paolo Tancredi, al secondo posto alla Camera, e relatore, insieme a Legnini, della legge di Stabilità.

Tra gli esponenti dei "cespugli" alleati del Pdl, in pole position c'è Teodoro Buontempo, fedelissimo di Francesco Storace, leader della Destra: romano di adozione ma nato e vissuto nel Chietino, che all'Abruzzo è molto legato sia sentimentalmente che politicamente, avendo ricoperto anche il ruolo di commissario di An dopo la scomparsa di Nino Sospiri, l'ultimo sottosegretario di centrodestra espressione del territorio regionale.

Nel caso in cui dovesse prevalere lo schieramento centrista di Mario Monti, in ultimo, qualche chance potrebbe averla la capolista al Senato di Scelta civica Nicoletta Verì, consigliere regionale uscita dal Pdl, che gode di ottimi uffici nel mondo cattolico che conta.

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