Le opere incompiute o al palo in provincia di Teramo fotografano la situazione di una realtà ferma, «piegata su se stessa». E malgrado i fondi nazionali che sono diminuiti «tutto quello che in questi ultimi anni è stato fatto in termini di infrastrutture- dichiara il coordinatore provinciale del Pd, Robert Verrocchio- sono solo le opere appaltate dal centrosinistra; il nostro territorio oggi sta pagando una totale carenza di prospettive e di visioni del proprio futuro nonostante una giunta regionale per metà teramana». Per il consigliere regionale Pd, Claudio Ruffini, «le infrastrutture mai cominciate o non portate a termine, ferme ormai da anni, creano solo disoccupazione o migrazione delle imprese teramane versi altri lidi». Il numero delle incompiute o dei cantieri bloccati o delle opere che vanno a rilento è numeroso.
Si inizia con il IV lotto della Teramo mare: da 40 anni i teramani, al contrario per esempio dei cugini ascolani, aspettano lo sbocco al mare; l’opera rientrava nell’accordo quadro sulle infrastrutture che la Regione aveva sottoscritto nel 2007 con il governo nazionale: «Il progetto preliminare era di 64 milioni di euro- spiega Ruffini- e si disse infatti che l’inizio dei lavori sarebbe avvenuto entro aprile 2010».
Un’opera tormentone che va a rilento nella sua realizzazione è la Pedemontana (Sud e Nord), realizzata solo in alcuni tratti e per pochi chilometri: «Però, entro la fine di quest’anno - assicura l’assessore regionale Elicio Romandini - si completerà il collegamento di 3.700 metri che va da Sant’Anna di Campli e Fosse Faiazzi, un’opera di 33 milioni di euro lordi», manca però il collegamento finale (per 800 mila euro di lavori da trovare) con la Sp17. Inoltre, il tratto finale tra Fosse Faiazi e la Vibrata (Garrufo di Sant’Omero) si dovrà ancora realizzare: l’opera dovrà essere finanziata con 53 milioni di euro, il progetto definitivo è stato presentato, ora tocca al Cipe fare il suo dovere. A Sud invece occorrono 180 milioni di euro per completare l’opera viaria, finora si sono realizzati poche centinaia di metri.
L’autoporto di Castellato, iniziato in parte, è un presidio per pecore e roulotte della Protezione civile, mentre quello di Roseto, già completato è meta di coppiette in effusioni amorose: Ruffini ha invitato Chiodi a indire una gara per la sua gestione.
Lungo la costa il famoso Corridoio Verde non può espletarsi perché da anni non si realizza il ponte ciclo pedonale sul Vomano tra Roseto e Scerne di Pineto.
Sono finiti i lavori per la Rsa di Giulianova ma la sua gestione ancora non viene affidata. A Teramo, il sindaco Brucchi annuncia che il II lotto del Lotto zero sarà pronto tra maggio o giugno, mentre per l’Ipogeo bisognerà attendere qualche giorno in più: «Di Dalmazio ha trovato in Regione la seconda tranche del milione e mezzo di euro per completare l’opera».