La proposta del sindaco accolta con scetticismo da associazioni e movimenti
Alzi la mano chi vuole il parcheggio e la galleria commerciale sotto piazza Duomo. Uno, due, tre, forse il sindaco... Mah! La conta dei favorevoli rischia di essere così breve da rendere quasi superflui il referendum avviato dalla Confcommercio e la raccolta di firme per dire no del movimento 5 stelle. «L’ipotesi è una follia», «un progetto sciagurato», «una distrazione di massa», sono i commenti arrabbiati, per usare un eufemismo, dopo che il sindaco Massimo Cialente, nella sede dell’Ance, ha incontrato i cittadini per spiegare il «piano». L’opera verrebbe realizzata attraverso un project financing, finanziato dunque da privati, in parte o in toto, ai quali poi andranno gli utili. Un’occasione da non perdere, secondo i pochi favorevoli pronti ad alzare la mano; non una priorità della città e, addirittura, «l’ennesima speculazione edilizia» per molti altri che hanno già alzato le barricate. Si dovrebbe scavare fino a 15 metri di profondità per realizzare due piani interrati e vie d’accesso sotterranee. Il costo complessivo dell’opera è di 36 milioni di euro e occorrerà un anno per la sua costruzione. Appello per L’Aquila esprime un netto dissenso, annunciando una decisa opposizione con ogni mezzo necessario fuori e dentro il Consiglio comunale: «Siamo convinti che L’Aquila sia un bene comune e un patrimonio per tutto il Paese, per questo abbiamo sollecitato urbanisti e storici dell’arte italiani ed europei a sottoscrivere un appello contro lo scempio di piazza Duomo». La risposta è stata eccezionale. Tante le firme raccolte che vanno da chi della città si è sempre occupato profeticamente e mai ascoltato, Salvatore Settis, Vezio De Lucia, Tomaso Montanari, ai responsabili di prestigiose istituzioni internazionali quali Antonio Natali, direttore degli Uffizi, Michel Laclotte, ex direttore del museo del Louvre, Keith Christiansen del Metropolitan Museum di New York, decine di professori di università italiane, europee, statunitensi e, ovviamente, della città, alcuni dei padri dell’urbanistica in Italia, Edoardo Salzano e Pier Luigi Cervellati, oltre a Paolo Maddalena, vicepresidente emerito della Corte Costituzionale. Tanti di loro saranno all’Aquila il 5 maggio per un incontro pubblico, «segno che le scelte per la ricostruzione della città devono essere partecipate in primo luogo dalla popolazione anche coinvolgendo tutti i saperi nazionali e internazionali per non confinare il complesso dibattito solo al ristretto ambito locale». Ce n’è già abbastanza per fermarsi, ma, in caso contrario, si presti attenzione a chi è contrario non per partito preso e a chi adduce motivazioni affatto prive di senso urbanistico, geologico, commerciale e sociale. «La paura del confronto genera sempre un’inutile scontro» (Alessandro Di Pinto).