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Data: 11/02/2013
Testata giornalistica: Il Sole 24 ore.com
Metrò lilla. Il primo giro di giostra (tra lo stupore dei bambini e le lamentele degli anziani)

Sarà stato il carico dell'attesa, alimentato dai ritardi e dagli intoppi che hanno segnato l'iter del metrò 5. O la semplice voglia di partecipare all'inaugurazione di una nuova linea metropolitana, come a Milano – eccetto alcuni prolungamenti (come Comasina o Abbiategrasso) – non accadeva da ventitré anni: quando per Italia '90 si aprì la prima tratta della gialla.

Affastellata davanti agli ingressi del metrò lilla su viale Zara, una folla di gente premeva stamattina per fare il primo giro di "giostra", previsto alle 11. Una ressa da giorni feriali, in orari di punta: secondo Atm nei primi cinquanta minuti si sono presentate quasi 5mila persone.
Armati di smartphone o in classica posizione da osservatori, mani giunte dietro la schiena. Mani che poi qualcuno ha fatto volare per accaparrarsi le sciarpette lilla, in una lotta corpo a corpo sospesa dal pronto intervento degli operatori, prima che degenerasse. Tulipani e palloncini (lilla, certo) non hanno ottenuto lo stesso interesse.

Grande studio dei particolari, invece. Tutti funzionanti. Su e giù a testare ascensori e scale mobili, poi a spingere per entrare nei nuovi vagoni automatizzati, senza conducente. Mentre gli altoparlanti invitavano alla calma, a non insistere nella salita.
Lo spettacolo è soprattutto negli occhi dei bambini, che dai finestroni frontali in testa e in coda al vagone osservano stupiti il percorso sotterraneo: quel che non è possibile fare sulle altre linee, con le classiche cabine di guida.

Sulle novità i più grandi minimizzano. «Rispetto alle altre linee? Cambia solo il colore». E chissà cosa si aspettavano. Sulla banchine, più piccole (50 metri anziché 110), per i genitori è però un sollievo allentare un po' la presa sui figli, perché a separar dai binari ci sono porte di sicurezza che si aprono solo quando il treno è in stazione.

Le signore anziane, che camminano lentamente o aiutandosi con il bastone, trovano comodo scendere con gli ascensori. Ma individuano il punto dolente: nei vagoni non ci sono sufficienti appigli, il passamano laterale è troppo alto: «Ci vorrebbero le maniglie, come quelle sui tram. Non siamo cascate solo perché c'era un marea di gente intorno», dicono. Il presidente di Atm Bruno Rota non si fa scappare la lamentela, prende il telefono e segnala l'inconveniente: nei prossimi giorni vedremo se il rimedio saranno quelle maniglie.

Da Zara a Bignami è tutto un avanti e indietro lungo le sette fermate. Mancava solo un po' di ordine stamattina, ma l'inaugurazione in questi casi non fa testo. Molti, dopo un primo giro, han preferito risalire in superficie e prendere la "vecchia" linea dei tram per fare ritorno. La vera prova per la nuova linea sarà nei prossimi giorni, dalle 6 alle 22. Oggi è solo un giro di giostra.

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