ROMA - L'Antitrust ha inviato al Comune di Roma una segnalazione sulla delibera che affida all'Atac tutto il trasporto comunale, la gestione dei parcheggi e delle soste e il controllo dei titoli di viaggio da quest'anno fino al 2019. L'Antitrust contesta al Campidoglio di avere violato, con quella delibera, i principi a tutela della concorrenza poiché l'affidamento è avvenuto senza gara e dà all'amministrazione 60 giorni di tempo per rimuovere le violazioni.
L'Autorità contesta il provvedimento con cui il Comune di Roma ha affidato per il periodo dal 1 gennaio 2013 fino al 3 dicembre 2019, direttamente e in esclusiva, ad ATAC, società controllata interamente dal Comune, tutto il servizio di trasporto pubblico comunale, comprendente il trasporto di superficie (bus, filobus e tram) e di metropolitana (linee A, B/B1 e C in costruzione), il servizio di gestione dei parcheggi di interscambio e della sosta tariffata su strada, il servizio di gestione della rete delle rivendite e di commercializzazione dei titoli di viaggio, nonchè il servizio di esazione e di controllo dei titoli di viaggio. Poichè l'affidamento è avvenuto senza lo svolgimento di una procedura di evidenza pubblica, la delibera del Comune di Roma, spiega l'Antitrust nel Bollettino settimanale, la delibera «appare violativa dei principi concorrenziali».
Il Comune dovrà quindi comunicare all'Autorità, «entro il termine di sessanta giorni dalla ricezione del presente parere, le iniziative adottate per rimuovere la violazione della concorrenza sopra esposta. Laddove entro il suddetto termine tali iniziative non dovessero risultare conformi ai principi concorrenziali sopra espressi, l'Autorità potrà presentare ricorso entro i successivi trenta giorni».
La risposta del Campidoglio. «L'affidamento in house ad Atac del servizio del trasporto pubblico di Roma è stato effettuato nel pieno rispetto della normativa europea. Attraverso tale provvedimento, l'Amministrazione è riuscita a salvaguardare i livelli occupazionali dell'azienda e le sue potenzialità operative nell'interesse dell'utenza, pur dovendosi fare carico di sopperire agli ingenti tagli delle risorse da destinare al settore». Lo dichiara Maria Spena, assessore alla Mobilità di Roma Capitale.
«Entro i termini previsti, l'Amministrazione non mancherà di fornire all'Antitrust tutti i chiarimenti in merito ai rilievi che sono stati mossi. Roma Capitale, pur avendo ribadito con la propria delibera che la vocazione pubblica del trasporto non può essere messa in discussione, già dal 2010 ha proceduto ad aggiudicare attraverso una gara ad evidenza pubblica parte del servizio - conclude - Tale quota, gestita attualmente dalla società Roma Tpl, è in linea con quanto prescritto in materia dalle leggi vigenti».