Domani riunione della commissione Ambiente, ieri c’è stata una consultazione con la commissione Grandi infrastrutture
PESCARA Le polemiche non sembrano intimidire i paladini della pedonalizzazione parziale di corso Vittorio Emanuele II. Il progetto, inviso a una parte della maggioranza, all’opposizione e a una robusta fetta del mondo intellettuale cittadino, viene portato avanti. «Continueremo, già nei prossimi giorni , la fase di approfondimento avviata ieri mattina con la collaborazione del presidente della commissione Grandi infrastrutture Salvatore Di Pino», fa sapere Berardino Fiorilli, vice sindaco e assessore alla Riqualificazione urbana. «Domani si riunirà, per discutere di questo tema, anche la commissione Ambiente del presidente Nico Lerri, in modo da chiarire tutti gli aspetti di un progetto che qualcuno ha tentato di ridurre a una mera pedonalizzazione e che, invece, comprende una gamma di opere di risanamento ambientale ben più vasta e ampia e che, in primis, punta a riorganizzare la viabilità cittadina al fine di migliorare la qualità dell'aria e la vivibilità del territorio». Dunque, Fiorilli sostiene che l’intenzione della maggioranza guidata dal sindaco Luigi Albore Mascia sia quella di restituire vivibilità alla città attraverso il suo sviluppo ecosostenibile, al fine di favorire e privilegiare la mobilità pubblica rispetto al traffico privato, restituendo spazio ai pedoni e ai ciclisti. «Un obiettivo fondamentale anche per ridurre i livelli di polveri e smog nell'aria. La conquista della vivibilità passa necessariamente attraverso il decentramento della mobilità veicolare, ovviamente creando delle valide alternative viarie, esattamente com'è accaduto con l'asse via dell'Emigrante-via Caravaggio-via Ferrari. Esattamente come accadrà con il Ponte Nuovo che determinerà anche una riorganizzazione del traffico sul fronte di via Gran Sasso, verso nord, con il completamento della strada-pendolo verso sud. Ma il progetto di riqualificazione di corso Vittorio Emanuele prevede molto altro, come la riorganizzazione del sistema del verde, la realizzazione di un arredo urbano moderno, capace di tornare ad attrarre l'utenza, senza stravolgere un assetto naturale e ormai storico. Anche perché, certamente, non possiamo e non vogliamo desertificare il centro urbano. Da questo momento proseguirà una fase di concertazione e di approfondimento della progettazione esecutiva attraverso le due commissioni, Grandi infrastrutture e Ambiente, presiedute da Di Pino e Lerri, con le quali porteremo avanti il momento di approfondimento dell'iniziativa per dare risposte a tutti i dubbi e ai quesiti sollevati negli ultimi giorni. Dubbi che siamo certi potranno essere interamente chiariti e fugati». Appare difficile, però, che possano essere placate le polemiche. Viene in mente, al riguardo, un concetto al vetriolo espresso dall’architetto Lucio Zazzara, che paragonò il corso senza traffico alla corsia d’emergenza di un’autostrada.