TERAMO – Altro che gomme termiche. Che pure, da logica, si potrebbe dare per scontato, almeno in certe condizioni o su certi percorsi, che ci siano e che invece la convenzione, così come stipulata al momento dell’esternalizzazione del servizio, non contempla affatto. La Filt Cgil scoperchia il vaso di Pandora del servizio scuolabus sul territorio Comunale gestito dalla ditta Fratarcangeli e compila l’elenco, diligente e affilato, di tutto ciò che non va. Su tutto, poi, la puntualizzazione del segretario provinciale della Cgil, Alberto Di Dario, che chiarisce come non ci sia nulla “di personale” nei confronti dell’amministrazione o di questo servizio, lo stesso che inciampa pesantemente in più di una criticità anche in altri Comuni limitrofi, ma come questa analisi serva piuttosto un assist per una ricognizione allargata al sistema esternalizzazioni di servizi pubblici ed ai nervi scoperti che mostra, a cominciare dal ribasso d’asta che finisce per colpire la qualità del servizio erogato. Al vetrino della Filt Cgil, dunque, modalità e criticità del trasporto scolastico che interessa sul territorio comunale 700 tra bambini e ragazzi.