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Data: 14/02/2013
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
La marcia di D’Alfonso verso palazzo di città Il ritorno per un incontro nella sede del partito

Luciano D'Alfonso piomba oggi in Comune per un'assemblea voluta dal Pd che ha chiamato a raccolta. Nei cinquanta mesi di quarantena, D'Alfonso aveva varcato l'ingresso del Municipio un paio di volte, per partecipare a convegni di argomento storico. Ma stavolta è diverso, stavolta ci torna da uomo e politico pienamente riabilitato e si annuncia una sala consiliare gremita. Di certo nessuno si aspettava di vederlo così presto salire di nuovo quelle antiche scale, ma il Pd non ha resistito alla tentazione, scartando subito l'idea che un incontro pubblico con D'Alfonso in questo momento e specialmente in Comune potesse essere una provocazione nei confronti del centrodestra. Ora che c'è una sentenza (e che sentenza!), i consiglieri Democratici gridano al mondo che D'Alfonso ha tutti i diritti di tornare «a casa sua», nel luogo dal quale non avrebbe mai dovuto traslocare in maniera così traumatica. Per il Pd è come riprendersi il maltolto dopo aver ingoiato bocconi amari per quattro anni, per D'Alfonso si profila l'ennesimo bagno di folla: scontata la mozione dei sentimenti dei fedelissimi, prevedibile che scapperà qualche lacrima a chi aspettava questo momento dal 15 dicembre 2008. E' una simbolica riconquista del Palazzo per il gruppo consiliare del partito, mentre per D'Alfonso, sentimenti a parte, il prossimo palazzo da conquistare è quello della Regione. L'incontro odierno, inoltre, racchiude un altro significato: il Pd lancia il guanto di sfida all'Amministrazione in carica tirando fuori i progetti realizzati in sei anni di governo cittadino, quelli avviati e bruscamente interrotti dalla bufera giudiziaria, valutando pure quello che ha fatto finora la Giunta di centrodestra. E' anche un amarcord all'insegna del "dove eravamo rimasti?" perché tra i tanti invitati speciali vi sono gli assessori della prima e della seconda Giunta D'Alfonso: da Armando Mancini a Tommaso Di Biase, da Adelchi De Collibus a Edoardo De Blasio fino a Roberto De Camillis, ora presidente del Consiglio comunale in quota Udc, allora assessore col centrosinistra. Oggi è la giornata del Pd-pride, dell'orgoglio Democratico dopo quattro anni di bastonature e musi lunghi, una rivincita strettamente legata alla riabilitazione del leader. E D'Alfonso, il protagonista della scena, si gode lo spettacolo aspettando di tornare sulla plancia di comando con pieni poteri.

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