Se l’obiettivo di Sel era quello di stanare il sindaco Massimo Cialente sul parcheggio sotterraneo di piazza Duomo, la missione è compiuta. Nessuno prima di Giustino Masciocco aveva detto al primo cittadino di avere attuato un metodo pittoresco, aggettivo che sembra averlo piuttosto infastidito. Nel merito del progetto tuttavia Cialente aggiunge: «Se dovessi votare oggi, io non so come mi comporterei». E ancora: «Questo non è un mio progetto, chi dice questo sbaglia. È una proposta, un project financing di cui ho voluto informare tempestivamente la città. Forse il mio modo di fare ha dato fastidio a quei partiti o gruppi di dotti che pensano di avere l’esclusiva sulle strategie di partecipazione e trasparenza». «È chiaro che io non procederei mai senza un parere preventivo della Soprintendenza. Non possono essere ripetuti gli errori della metropolitana di superficie. Devono dirmi perfino i colori dei sampietrini davanti all’ingresso del parcheggio». Parole che a questo punto suonano come un de profundis per il progetto che comunque seguirà il complesso iter del project financing. Una vittoria politica per Sel che chiede semplicemente al sindaco di non scantonare rispetto a quanto scritto nel programma di mandato. Un chiarimento, dunque, doveroso e necessario alla vigilia dell’importante appuntamento elettorale. Il dibattito cittadino sul parcheggio intanto continua: «Un’opera di tale importanza presuppone un percorso condiviso tra istituzioni e cittadinanza, aperto al confronto con le rappresentanze dell’economia e del lavoro, degli ordini professionali, delle espressioni della società civile - sostiene la candidata montiana, Rosanna Di Gioacchino -. L’auspicio, quindi, è che il tutto si svolga nella massima trasparenza. Tutti gli atti relativi al progetto devono prevedere la pubblicazione sul sito del Comune. L’Aquila non può ritrovarsi di fronte a una ulteriore opera incompiuta». L’Aquila città unita prende invece la palla al balzo chiedendo a Cialente se ha ancora una maggioranza. Il tentativo è quello di stanare il Pd sulle scelte del primo cittadino. Intanto sulla questione urbanistica e sul piano strategico interviene il rettore Ferdinando di Orio comunicando che ha terminato i lavori la commissione d’Ateneo per la valutazione del piano strategico del Comune. Nella relazione conclusiva, approvata all’unanimità dal Cda dell’ateneo, si conferma la condivisibilità dell’iniziativa comunale, che tuttavia non potrà evitare il ricorso a procedimenti di programmazione, di pianificazione e di gestione più sofisticati». «È necessario ribadire l’opportunità per la municipalità e gli enti locali di investire in maniera più incisiva sull’università».