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14/02/2013
Il Messaggero
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Grillo torna in tv, ma scoppia un caso «rosa». Pullman per San Giovanni, 25 euro la quota di partecipazione. Domenica l’ex comico su Sky: «Se vinciamo attenti agli Scilipoti»
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Il sindaco 5Stelle di Mira toglie le deleghe all’assessora incinta. Lei: «Molto delusa». La difesa: «Sostituita perché poco presente»
ROMA Aveva attraversato lo stretto di Messina a nuoto. Distribuito sgarbi e vaffa nelle piazze italiane. Tenuto comizi 2.0 sul web. Ma ora fa quello che non aveva mai fatto. Quello che lui aveva vietato ai suoi. Va in tv. Trasforma la liturgia elettorale in un evento: un’intervista-apparizione di 30 minuti in diretta dal suo camper. Andrà in onda domenica 17 su Sky Tg 24, alle 20.30, e su Cielo, in chiaro. alle 21. Beppe Grillo lo ha annunciato su Twitter. Sarà la prima diretta televisiva - senza contraddittorio - della sua campagna elettorale. Ma non sarà semplice spiegare ai suoi 5Stelle perché il «capo» può andare in video e gli altri no. Ammettere che la televisione e i talk show in fondo non sono il male assoluto. Intanto però scoppia un caso di nuova discriminazione interna. MATERNITÀ NEGATA
A Mira, (provincia di Venezia) la giunta 5Stelle ha sollevato dalle deleghe il loro assessore all’Ambiente, l’avvocato Roberta Agnoletto. Sostituita causa gravidanza e imminente parto. «Vi lascio immaginare il mio stato emotivo e la mia profonda delusione», ha commentato l’interessata. «Non la sostituiamo perché incinta - è invece la tesi del presidente del consiglio comunale Serena Giuliano - bisogna rivedere le deleghe alla luce del carico di lavoro e la Agnoletto e indubbiamente era poco presente». Secondo quanto riporta il blog del M5S, Agnoletto nella sua comunicazione si dice «davvero molto dispiaciuta. Non me l'aspettavo». «La decisione - prosegue la professionista - me l'ha comunicata la presidente del consiglio comunale. Una cosa che mi ha fatto agitare ma nonostante tutto non mi dimetterò». LE PROTESTE
Immediata la polemica. «Scandaloso, un pessimo esempio», protesta il centrista Antonio de Poli. «Grillo si riconferma un insulto vivente alla democrazia», gli fa eco l’ex dipietrista Massimo Donadi, «espellere dalla giunta un assessore perchè incinta è un atto da Medioevo». «La legge afferma che le donne hanno il diritto di rimanere al lavoro anche con una gravidanza, e l'amministrazione di Mira sta violando questo principio. Alla prova del governo, il Movimento Cinque Stelle sembra perdere il suo sbandierato nuovismo, viola i diritti basilari delle donne e si rinchiude dentro a un punto di vista retrogrado che mostra una preoccupante inadeguatezza». Lo afferma Valeria Fedeli, capolista toscana al Senato per il Pd. DEFICIT DI DEMOCRAZIA
I grillini hanno un evidente deficit di democrazia interna. Ma il leader minimizza, ricordando i precedenti: «Salsi e Favia? Macché espulsioni, prendono ancora lo stipendio, chi vuole fare carriera va fuori dal movimento». Intanto si preparano i pullman per la calata su Roma del 22 febbraio. Non saranno meno di 200, quota di partecipazione: 25 euro. Beppe punta al milione di partecipanti anche se intervistato gigioneggia: «Se dovesse succedere sto botto saremmo anche un pò in difficoltà. Dovremmo organizzarci e scegliere le persone in fretta. Qualche Scilipoti ce l'avremo anche noi. ..»
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