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Data: 16/02/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Veleni in aula, la sbandata del Pdl. Sospesa la delibera sulla pedonalizzazione di corso Vittorio

«Nessuna guerra, vogliamo solo aprire una riflessione per riaffermare che tutto a suo tempo era stato fatto bene, come noi abbiamo sempre sostenuto». Moreno Di Pietrantonio, capogruppo Pd, ha difeso così l’operato della giunta di centrosinistra guidata dall’allora sindaco D’Alfonso, costretto alle dimissioni a dicembre 2008 e lunedì scorso assolto da ogni accusa. Il Pd e l’intero centrosinistra hanno atteso invano che il sindaco Mascia intervenisse per commentare la sentenza. Nell’introdurre i lavori del consiglio comunale, Albore Mascia s’è limitato a ratificare a distanza di settimane la surroga di Serraiocco con D’Intino in giunta e a dare lettura di storni di spesa dal fondo di riserva («è la prima volta che li legge tutti» ha commentato con ironia Adelchi Sulpizio, Idv). Dopodiché Mascia ha lasciato l’aula, esponendo il suo centrodestra alla sete di rivalsa della sponda opposta.
«Voglio intervenire su ciò che il sindaco non ha detto, è grave che non abbia fatto menzione di quanto avvenuto lunedì, lo deve alla città» ha tuonato Enzo Del Vecchio, vice capogruppo Pd, riferendosi all’assoluzione di D’Alfonso e costringendo il presidente De Camillis a un faticoso controllo della seduta. «Chiedo di sapere se è vero che i vertici dell’amministrazione comunale hanno chiesto la lista dei dipendenti comunali che giovedì hanno partecipato in questa sala all’incontro con D’Alfonso» ha detto D’Angelo, rimediando una decisa smentita dall’assessore Antonelli. Sui banchi del centrosinistra sono comparse le fotocopie dello striscione “Basta imbrogli” che fu esibito dal Pdl all’indomani dell’arresto di D’Alfonso. «Gli imbrogli erano di chi ha evitato il commissariamento, nulla a che vedere con la vicenda giudiziaria di D’Alfonso, l’assoluzione di Luciano sembra essere un problema più per voi che per noi» è stato l’altolà immediato di Sospiri in un clima sempre più teso in aula. «Chi era accusato d’essere stato tanto ingenuo da sostenere una giunta di lazzaroni ottiene oggi il pieno riscatto, sapendo che le scelte di allora erano giuste» è il commento del giovane Giovanni Di Iacovo. Severo il monito di Sulpizio alla giunta «per essersi costituita parte civile prima ancora di una condanna», ma Sospiri gli ha risposto un’altra volta a tono: «Il tuo sindaco di Montesilvano ha fatto lo stesso per altre vicende prima ancora che si apra un processo, perciò non accetto lezioni».
Ma quando, dopo un’ora e mezza di veleni, Sospiri ha invitato tutti a voltare pagina - «confrontiamoci sulle cose da fare» ha detto - la maggioranza ha sbandato sull’unico tema affrontato nella seduta: la pedonalizzazione di corso Vittorio Emanuele (imandato a lunedì il confronto sull’ex Cofa). Il dibattito s’è concluso con l’accoglimento della mozione illustrata da Salvatore Di Pino, consigliere Pdl e presidente della commissione Grandi infrastrutture, che ha invitato a sospendere il progetto per approfondimenti. Decisione caldeggiata dall’Udc per voce del capogruppo Enzo Dogali e accolta con soddisfazione dalla delegazione della Confcommercio, capitanata dal presidente Ezio Ardizzi e dal direttore Walter Recinella, ieri in aula. Troppe le incognite per la chiusura ancorché parziale di un’arteria tanto importante per la viabilità e per il commercio. Da rivedere anche l’ipotesi della bretella nell’area di risulta e tanto basta a presagire un difficile cammino per Mascia. L’assessore Berardino Fiorilli ha dovuto infine accogliere l’istanza, pur facendo modificare qualche passaggio del testo.

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