Lunedì e martedì prossimi (l’inizio è previsto alle ore 15,30 del 18), all’hotel Promenade di Montesilvano si celebrerà la prima assemblea della Federazione nazionale pensionati Cisl che nella provincia di Pescara raccoglie circa 13 mila iscritti. Sarà un'occasione importante per riflettere sul rapporto intergenerazionale tra giovani e anziani nel prossimo decennio al fine di elaborare un progetto culturale e operativo in grado di rispondere ai nuovi bisogni e alle sfide inedite poste dal sistema previdenziale e dal welfare. La relazione introduttiva è affidata al segretario generale Luigi Di Crescenzo. Saranno presenti ai lavori e porteranno il loro contributo il segretario regionale Fnp-Cisl Abruzzo, Lucio De Mattheis, il segretario nazionale Fnp-Cisl, Maria Diquattro e il segretario provinciale Ust-Cisl, Umberto Coccia.
MONTESILVANO Intervenire sulla psicologia degli automobilisti per indurli a rispettare i limiti di velocità. È questo l'obiettivo del progetto "Noi sicuri", promosso dall'assessorato alla viabilità, guidato da Vittorio Iovine, in collaborazione con il comando di polizia municipale, capitanato dalla comandante Antonella Marsiglia e presentato ieri mattina nel corso di una conferenza stampa a palazzo di città. L'iniziativa prevede l'installazione di dieci colonnine, denominate "velo ok", sul territorio comunale all'interno delle quali possono all'occorrenza essere posizionati degli autovelox per il rilevamento della velocità. I dissuasori hanno lo scopo di fungere da deterrenti, facendo leva sull'effetto incognita, e costringendo quindi il guidatore a rispettare i limiti imposti dal codice della strada per evitare il rischio di incorrere in una sanzione nel caso in cui, in quel frangente, all'interno del velo ok fosse posizionato l'autovelox. Caso, quest'ultimo, «nel quale è comunque prevista la presenza di una pattuglia di supporto alla strumentazione, per la contestazione immediata», ha spiegato la comandante Marsiglia. L'installazione dei box rossi, prevista per la metà di marzo, è solo una delle fasi del progetto, costato circa 13 mila euro e già avviato nei mesi scorsi e che ha portato all'analisi dei flussi veicolari in città per una più attenta scelta delle 18 postazioni sulle quali ruoteranno i 10 velo ok. In particolare sotto osservazione sono state poste via Vestina, corso Umberto e via Aldo Moro - sulle quali verranno posizionate le colonnine - che hanno fornito ai curatori del progetto, lo psicologo Giovan Battista Tiengo e l'ingegnere Paolo Goglio, informazioni propedeutiche alle fasi successive. L'analisi ha messo in luce, ad esempio, il primato di via Aldo Moro, e in particolare del tratto davanti al Palacongressi dove, dei circa 10 mila veicoli transitati in un giorno, ben il 68,5 per cento ha superato il limite di velocità, arrivando in un caso addirittura ai 124 km/h. Non molto diversa la situazione su via Vestina, dove i passaggi registrati in una settimana sono stati oltre 107 mila e di questi appena il 35 per cento rispettando i limiti imposti. Situazioni, quelle registrate - tra cui il passaggio di un veicolo a una velocità di 189km/h - che potrebbero portare potenzialmente a oltre 3 milioni e 600 mila infrazioni l'anno. Condotte irregolari che diminuiscono, invece, su corso Umberto dove "solo" il 22,6 per cento degli oltre 103 mila veicoli transitati in 7 giorni ha superato i limiti. Dato legato, però, all'alta percentuale di traffico giornaliero dal momento che, nelle ore notturne, la percentuale sale al 57,7 per cento. Analisi, queste, che verranno ripetute dopo l'installazione dei velo ok per monitorare l'auspicata diminuzione della "devianza stradale", come ha sottolineato l'assessore Iovine ribadendo che non si tratta di un progetto volto a fare cassa tramite sanzioni. «Il progetto velo ok si colloca di buon grado nel novero delle iniziative di carattere preventivo in materia di sicurezza stradale, messe in pista dall'assessorato», ha commentato Iovine, «Sulla scia delle indicazioni del sindaco Attilio Di Mattia sugli interventi prioritari da attivare, abbiamo aderito con passione a un progetto che si mostra in grado di determinare un fattivo cambiamento nelle abitudini di guida dei cittadini. Come per l'introduzione dell'obbligo delle cinture dunque, contiamo di favorire un virtuoso effetto psicologico che induca a un maggior rispetto delle regole, non solo per timore di una sanzione, ma anche e soprattutto sulla scorta di un quasi inconsapevole adeguamento ad una norma di buona condotta percepita come positiva per se stessi e per gli altri utenti della strada», ha concluso Iovine ringraziando il comando di polizia locale per la collaborazione.