La scuderia Bien Comun è avanti, ma nel Lazio occhio al purosangue destrorso Hirosace
Ammettiamolo: da quando è scattato lo stop ai sondaggi, la campagna elettorale ha perso mordente. Sarà che gli italiani sono un popolo di sportivi, o meglio, di sedentari appassionati di sport. Ma a interessarci, più che promesse e programmi, sono distacchi, quote dei bookmaker, rimonte, alleanze. E così, senza poter pesare ogni giorno i contendenti sulla bilancia del chi sale e chi scende, ci sentiamo come se le elezioni fossero già passate.
Al punto che, per non scontentare un pubblico bramoso di sfide e cifre, vari siti internet hanno deciso di attrezzarsi e spostare i riflettori su altri tipi di competizioni. L’appunta- mento è su notapolitica.it e youtrend.it. Già nelle ultime tornate elettorali hanno deciso di aggirare... pardon... compensare lo stop ai sondaggi con i dati - clandestini, s’intende - delle corse dei cavalli. Oppure, novità dell’ultima ora, del conclave che eleggerà il prossimo Papa.
Nel primo caso, si legge su notapolitica.it, la competizione ippica sembra più appassionante che mai. Il trofeo si aggiudica in due gare, la Manche de la Chambre e la Manche de la Senat. Che, per pura coincidenza, in italiano significano Camera e Senato. Le principali scuderie che si affrontano sono la Bien Comun e la Maison de la Libertè, anche in questo caso nomi curiosamente assonanti con la politica nostrana. A contrastare i favoriti c’è il purosangue Ipson de la Boccon, montato dal fantino Mario de la Montaigne, e il cinque volte stellato Igor Brick.
Al momento il pronostico sembra sorridere alla coalizione... pardon... alla scuderia guidata dal fantino Pier le Smacchiateur, che avrebbe 5-7 secondi di vantaggio sulla Maison de la Libertè. Vantaggio che, anche negli ultimi allenamenti, non sarebbe diminuito.
In attesa della sfida finale del 24 e del 25 febbraio, i cavalli si stanno confrontando in alcune corse regionali. Lo scorso mercoledì, ad esempio, si è corso il Gran Prix de le Pirellon nel quale, per il momento, sembra prevalere a sorpresa il cavallo civico Fan Ambrosol, anche se il nordico Groom de Maron fermerebbe il cronometro a solo mezzo secondo. Altri dati inaspettati arrivano dall’Ippodro- mo del Nordest. Proiettati sulla gara nazionale, darebbero la scuderia del Bien Comun avanti addirittura di 6-8 secondi rispetto agli avversari più vicini. Quella Maison de la Libertè che ha ceduto molti tifosi al rampante Igor Brick, che sembrerebbe essersi stabilizzato intorno ai 16 secondi.
In controtendenza con il quadro nazionale quanto sta succedento nel laziale Ippodromo della Pisana. Qui, infatti, il fantino Fan Zingar sembrava sicuro del successo ma ora si ritroverebbe avanti di appena 2,2 secondi rispetto al destrorso Hirosace, che, leggendo la cronaca della gara, «ha continuato a macinare km anche in ippodromi periferici, sapendo bene che alla fine la sfida potrebbe essere decisa dal fotofinish».
Stanchi di cavalli? Non c’è problema. Sul sito youtrend.it è possibile trovare indiscrezioni dal conclave vaticano. Dove, oltre al papato, ci sono in ballo anche diversi patriarcati regionali. A contenderseli un bonario cardinale di Piacenza,il vulcanico cardinale di Monza e Brianza; il sobrio cardinale di Milano; l’irruente camerlengo di Genova; l’imperturbabile grand’inquisitore di Palermo e l’estroso ecclesiarca di Mirafiori, «che non rinuncia a presentarsi ai cardinali-elettori con vesti appariscenti e paramenti dai colori accesi».
Nella corsa per il Patriarcato di Venezia, il cardinale di Monza e Brianza sarebbe ancora in testa, ma di appena 2 cardinali, sul parigrado di Piacenza. Tutto per colpa di alcuni voti dei porporati in fuga verso il camerlengo di Genova, dato sopra le venti preferenze. Nella corsa per la Camera papale, invece, il vantaggio del bonario cardinale piacentino rispetto al fronte ecclesiastico conservatore resterebbe intorno ai 5 voti, ormai troppi a soli sette giorni dal conclave che, stando alle indiscrezioni, sarebbe stato anticipato al 24 e 25 febbraio. Solo allora sarà eletto il Papa, gli stessi giorni in cui si concluderà l’ippico Grand Prix de la Rimonte. E, guarda caso, anche quelli in cui gli italiani andranno alle urne. Coincidenze?