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Data: 17/02/2013
Testata giornalistica: Il Tempo
Nomine last minute L’ira dei candidati. Zingaretti: saccheggio vergognoso Storace: è opportuno fermarsi. Il primo campanello è stato quello di Cotral spa

È arrivato anche ai candidati presidenti della Regione Lazio l’allarme per le nomine «last minute» che la governatrice uscente starebbe per compiere. Il primo campanello, (come denunciato da Il Tempo), è stato quello di Cotral spa. La nomina a presidente dell’attuale amministratore delegato, Vincenzo Surace, è stata la prima piastrina posizionata su un domino da completare a tempo record. Le urne infatti si apriranno domenica prossima. Ma il conto delle nomine degli ultimi giorni rischia di diventare molto, molto salato per chi tra circa dieci giorni si ritroverà a guidare la Regione. Ma se in Cotral, sono rimaste due caselle da riempire, a Sviluppo Lazio la giunta Polverini potrebbe procedere al rinnovo dell’intero Cda già domani, così come in Astral, dove il consiglio di amministrazione è addirittura scaduto a settembre. Sulle Ater di Roma e Provincia, inizia invece a pesare il rinvio dell’applicazione dello Statuto, che prevede semplicemente di affidare protempore ai vicepresidenti la guida delle aziende territoriali. Nello sterminato mondo della Regione tuttavia, le vie di uscita sono infinite e una nomina può passare persino inosservata, soprattutto nella vacatio elettorale. Ecco allora che il primo febbraio si muovono le acque nella Asl RmE. L’attuale direttore generale, Maria Sabia, 74enne chiamata a sostituire il «defenestrato» Franco Condò, nonostante l’imminenza delle elezioni e soprattutto la sentenza del Tar che reintegra al suo posto a partire dal 5 marzo proprio Condò, ha nominato un nuovo direttore sanitario, Francesco Siciliano. Lo stipendio fissato per il 2013 è di 88mila 169,49 euro; dal 2014 al 2017 di 96mila 184,90 euro; e per il 2018 lo stipendio mensile di 8.015 euro, scadendo il contratto ad appena un mese dall’inizio dell’anno. Perché non lasciare il dottor Giancarlo Cannella, nominato appena a novembre scorso direttore sanitario «facente funzione»? E perché il nuovo direttore sanitario è stato nominato con determinazione e non, come previsto, con delibera? In odor di superpromozione alla Asl RmE poi anche Quirino Davoli, che dalla direzione delle Tecnologie informatiche passerrebbe alla gestione dell’Economato aziendale. Sulla nomina del nuovo direttore sanitario ha puntato il dito Roberto Agostini, candidato del Pd alla Pisana: «Sembra che non sia in possesso dei titoli richiesti per assumere quel ruolo - dice -. Agli atti non risulta aver mai diretto per cinque anni una unità complessa, così come richiesto dal bando. Anche nella Asl Roma A, alla fine di dicembre, è stato nominato direttore amministrativo un funzionario dell’assessorato regionale di nomina della Polverini».

Dubbi e perplessità espresse ieri dai candidati presidenti, trasformate poi in veri e propri moniti. «Ho letto indiscrezioni su una nuova valanga di nomine, che riterrei davvero l’ennesimo e vergognoso saccheggio delle risorse pubbliche - ha detto il candidato del centrosinistra Nicola Zingaretti - faccio appello a tutti i candidati affinché si pronuncino contro questa vergogna e chiedano alla Regione di fermare queste intenzioni. Sicuramente se entreremo in Regione tireremo fuori tutto dai cassetti e lo manderemo al Tar». Pronto anche il candidato del centrodestra Francesco Storace: «Sono d’accordo con Nicola Zingaretti. Sarebbe opportuno astenersi da qualsiasi nomina, in seno alla Sanità in questa settimana». Laconica la candidata dei moderati, Giulia Bongiorno: «È surreale che, a pochi giorni dalle elezioni, si accelleri impudentemente il processo di nomine. È altresì paradossale che sia ancora necessario denunciare queste condotte, come se nessuno avesse un minimo di senso del pudore».

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