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Data: 17/02/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Ponte nuovo e Ztl al Corso il Comune si gioca tutto

Da una parte il nuovo ricorso al Tar di Liberatoscioli contro l’esproprio per il ponte nuovo. Dall’altra lo stop del consiglio comunale alla pedonalizzazione parziale di corso Vittorio Emanuele. Azioni distinte che rischiano di produrre l’effetto di un micidiale uno-due per l’amministrazione comunale. Ponte nuovo e Ztl al Corso sono infatti strettamente collegati: senza l’uno non può esserci l’altra. E’ su questi interventi che l’amministrazione Mascia si gioca la partita decisiva, legata al nuovo teatro e ai parcheggi con parco sull’area di risulta.
Il centrosinistra, complice l’Udc, ha ottenuto la sospensione del progetto di Ztl a corso Vittorio «per approfondimenti», come chiesto dal presidente della commissione Mobilità, il pidiellino Salvatore Di Pino, e condividendo le perplessità esposte dalla Confcommercio del presidente Ardizzi. Enzo Del Vecchio, Pd, parla di progetto «morto e sepolto perché la bretella alternativa che vorrebbero far passare sull’area di risulta dovrà tornare in consiglio comunale e, a costo di presentare centinaia di emendamenti, non la faremo approvare». Parole che non scoraggiano Armando Foschi, presidente della commissione Lavori pubblici e capogruppo Pdl: «Sono fiducioso, realizzeremo il progetto di pedonalizzazione parziale di Corso Vittorio così come il Ponte nuovo» dice, annunciando una decisa accelerazione dell’amministrazione comunale sui due fronti: «Il Consiglio comunale non ha stoppato nessun progetto, c’è stato solo un rinvio per chiarimenti: il 26 febbraio noi consiglieri di maggioranza incontreremo i tecnici per un approfondimento cui seguirà l’incontro in commissione». Decisiva per la Ztl al Corso è la bretella sull’area di risulta. «Bretella che nascerà come strada di cantiere - spiega lo stesso Foschi - e che in una fase successiva passerà al vaglio del consiglio comunale per essere inserita nel piano della mobilità». Procedura sulla quale l’opposizione annuncia battaglia e che l’Udc ha detto di non condividere.
Tante le incognite anche per il Ponte nuovo. La procedura d’esproprio è stata impugnata al Tar dall’azienda Liberatoscioli-Generalmarmi, il cui timore è di dover cessare l’attività in cambio di una manciata di spiccioli senza che poi il ponte venga realizzato. Un legale ha messo in guardia il Comune: c’è il rischio di dover pagare un risarcimento fino a 3 milioni e rotti. Foschi scommette sul buon esito dell’operazione: «Il progetto approvato in giunta è quello esecutivo, dunque non servirà riportarlo in consiglio comunale, ed è quasi pronta la procedura di gara messa a punto dalla dirigente Di Nino: non perderemo tempo».

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