CHIETI Protesta dei pendolari allo scalo per l'assenza di illuminazione nel parcheggio della stazione. Nella nuovo area di sosta gratuita di circa 150 posti auto adiacente alla stazione ferroviaria, senza illuminazione pubblica, i cittadini non si sentono al sicuro. Ultimato e poi inaugurato da diversi mesi nell'ex area di rimessa dello scalo ferroviario chietino, come corollario ai lavori di riqualificazione di piazzale Marconi, il parcheggio gratuito della stazione per molti lavoratori pendolari è diventato un vero e proprio “incubo notturno”. A sera, di ritorno dal lavoro con mezzi pubblici e treni locali, il lungo parcheggio incustodito fa letteralmente paura a causa dell'assenza di illuminazione pubblica installata ma mai attivata. A raccontare i disagi è una giovane pendolare che per lavoro tutti i giorni utilizza il servizio ferroviario Chieti-Popoli. «L'assenza di illuminazione», spiega la donna, «è un problema quotidiano, perché se non riesco a parcheggiare prima del casotto della vecchia area di rimessa, al buio si fa fatica a trovare l'auto». Così, se si è fortunati c'è un po' di luce dalla banchina della stazione, oppure ci si deve far strada con il pulsante dell'allarme. «Immagino che il parcheggio sia stato pensato non solo come servizio per i commercianti o i residenti della zona», aggiunge, «ma anche per chi viaggia e, penso di parlare a nome di tante persone che incontro quotidianamente, spero la situazione venga risolta quanto prima». Sull'area di risulta della stazione interviene anche il consigliere comunale d'opposizione Luigi Febo che punta il dito più sul tema sicurezza. «Completamente al buio, pesto, è così che si presenta il parcheggio ai tanti pendolari che, scesi dal treno cercano la propria auto», attacca Febo. «Dico cercano perché per trovarla bisogna seguire la memoria e sperare di non fare brutti incontri». E con domanda retorica continua: «E’ così complicato l’allacciamento alla linea elettrica dei lampioni installati? Magari si potrebbe scegliere l’alimentazione da cellule fotovoltaiche che, oltre ad essere ecologici, non comportano spese ulteriori a quelle della semplice installazione. Penso quindi che l’amministrazione Di Primio», aggiunge, «non si sia proprio posto il problema. O è tutto nei tempi che impiegano a realizzare le opere?”. Il parcheggio è stato ultimato alla fine del 2011. «Forse», conclude poi Febo, «Di Primio ha fatto propria la proposta Cieli Bui del Governo Monti».