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Pescara, 20/12/2025
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Data: 18/02/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Terremoto, torna la paura: il centro resta aperto. Nessun nuovo danno ma cadono intonaci nel cuore della città

Un boato, nel cuore della notte, sin troppo familiare. Seguito da quattro repliche. E la città ricade nel panico terremoto. Gente in strada, qualcuno dorme in auto, altri raggiungono i parenti nel progetto Case e nei Map, nessun nuovo danno grave, in centro cadono intonaci, ma resta aperto. Una scossa di magnitudo 3.7 è stata registrata alle 2 di notte, nel distretto sismico del Gran Sasso, con epicentro nelle vicinanze del lago di Campotosto, tra le frazioni di Arischia e Assergi, a 16,6 chilometri di profondità. La terra ha tremato ancora alle 2.03, con una scossa di magnitudo 2.3, alle 2.15 (magnitudo 2.7), alle 3.57 (magnitudo 2.3) e alle 4.48 (magnitudo 2). In molti hanno deciso di dormire in auto nonostante il freddo pungente. Molti altri hanno deciso di recarsi da parenti o amici che vivono nei moduli abitativi, lasciando le loro case in muratura. I centralini dei Vigili del fuoco e delle Forze dell’ordine sono stati presi d’assalto dai cittadini. Su Facebook, in costante aggiornamento il tam tam dei cittadini. Dalle verifiche subito eseguite dai Vigili del fuoco, non sono risultati danni a cose o persone.
IL GIORNO DOPO
Nessun aggravamento strutturale, dopo lo sciame sismico, per gli edifici ancora lesionati dal terremoto dell’aprile 2009. L’assessore comunale alla Protezione civile, Roberto Riga, e l’ingegner Mario Di Gregorio, accompagnati da funzionari, dopo una ricognizione, escludono che la scossa più forte, quella di magnitudo 3.7, abbia causato ulteriori danni. «La situazione è del tutto invariata, il breve sciame notturno non ha causato nessun aggravamento strutturale a edifici ancora lesionati, nè danni ad altri edifici - dichiara Riga -. Il centro storico rimarrà aperto perché al momento non ci sono elementi che ci inducano a valutare decisioni diverse, sperando che lo sciame si fermi. È caduto qualche calcinaccio e i Vigili del fuoco hanno provveduto a qualche intervento di pulizia in strade centrali quali via Navelli, via Accursio e via Paganica, ma la situazione al momento è immutata». «Bisogna lavorare sulla tranquillità dei cittadini che sono ripiombati nella paura e nell’incubo - aggiunge -. La nostra politica è mantenere per quanto possibile la normalità».
IL PIANO
«Il comune dell’Aquila, tramite il piano di protezione civile, ha sempre allestite tre tende riscaldate dove i cittadini che, per paura, sentono l’esigenza di uscire di casa, possono passare la notte» ricorda il sindaco Massimo Cialente. Le tende si trovano a Coppito (Murata Gigotti), a Paganica (Tenda Amica) e a Bazzano (Tenda Amica). «Oltre le tende - aggiunge -, sono indicate con specifica segnaletica anche le aree di raccolta e il piano di protezione civile è da tempo fruibile sul sito del Comune». «Mi preme ricordare, mio malgrado - afferma ancora - che questo è un territorio altamente sismico. Augurandomi, anche da cittadino aquilano, di non dover fare più uso del piano, in caso di ulteriori scosse, invito tutti i miei concittadini ad agire secondo coscienza, con la consapevolezza che il Comune è sempre pronto a garantire riparo con strutture adeguate e personale preparato».

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