PESCARA C’è chi la vuole togliere, chi la vuole rimodulare o chi la considera incostituzionale.Ci sono poi quelli che la difendono. E comunque l’Imu è certamente l’argomento più popolare e quello di maggiore scontro della campagna elettorale per le politiche del 24 e 25 febbraio. Intanto l’imposta municipale unica sugli immobili (sostituisce l’Ici e, per la componente immobiliare, l’Irpef e le relative addizionali dovute in riferimento ai redditi fondiari -terreni e fabbricati - concernenti i beni non locati), arriva al capolinea del primo anno di «sperimentazione» (decreto Salva Italia) e incassa in Italia circa 23,7 miliardi di euro, di cui 9,9 miliardi di acconto e 13,8 miliardi di saldo. Hanno versato l’imposta 25,8 milioni di contribuenti. La quota di maggior gettito derivante dalle manovre deliberate dai comuni è valutabile intorno a 3,8 miliardi di euro. Al momento non c’è il calcolo ufficiale che riguarda l’Abruzzo ma l’introito dovrebbe essere intorno ai 300 milioni di euro. Un affare soprattutto per lo Stato, perché i Comuni sostengono di essere stati penalizzati rispetto all’Ici (l’Anci parla in Italia di un miliardo in meno rispetto alla vecchia imposta comunale). Ora ci aspetteranno altri due anni di sperimentazione, poi l’applicazione a regime dell’ imposta partirà a decorrere dall’anno 2015. Rispetto all’acconto di settembre si nota una un’ampia variabilità di comportamenti dei Comuni nell’adeguamento delle aliquote Imu: circa due terzi dei Comuni non hanno variato l’aliquota sull’abitazione principale, il 6,4% ha deliberato riduzioni dell’aliquota base; il 17,8% ha deliberato l’aumento di 1 punto e solo il 7,5 per cento dei comuni ha elevato l’aliquota Imu fino a due punti. In Abruzzo è Pescara il capoluogo di provincia che ha sborsato più euro: 8,7 milioni per la prima casa, 47 milioni e 200mila circa per gli altri immobili, contro i 3,2 milioni di Chieti per la prima casa e i 18 milioni e mezzo per le altre; i 3,3 milioni prima casa di Teramo e i 15 milioni delle seconde case; e infine i 2,8 milioni prima casa dell’Aquila e i 14 circa degli altri immobili. Ma se si va a vedere l’ammontare del versamento medio abbiamo qualche sorpresa: il record in Abruzzo tra i comuni maggiori è di Lanciano per la prima casa (220 euro in media contro i 206 euro di Pescara), e di Atessa per tutti gli altri immobili (628,25 euro). In questo caso agisce probabilmente sulla media statistica il peso dei capannoni industriali.