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Pescara, 19/12/2025
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Data: 06/03/2013
Testata giornalistica: La Repubblica
Amt, è già sciopero selvaggio "Fermiamo i bus non sicuri". Dopo 8 ore di sciopero del trasporto pubblico locale, i sindacati non fermano l'agitazione: non vengono fatti uscire dalle rimesse i mezzi non ritenuti sicuri. (Guarda il servizio)

Basterà una luce bruciata o la mancanza di un "martelletto" per infrangere i finestrini. A Cornigliano e alle Gavette sono stati messi di traverso alcuni bus per "filtrare" l'uscita degli altri. Grossi disagi per gli utenti nell'ora di punta serale
Lo leggo dopo

I bus Amt avrebbero dovuto ritornare in strada dopo le 17, concluse le otto ore di sciopero. Ma l'agitazione è continuata: i sindacati hanno annunciato al prefetto che non avrebbero fatto più uscire dalle rimesse gli automezzi non ritenuti sicuri e hanno subito messo in pratica l'intento. Addirittura i cancelli dei depositi di Cornigliano e delle Gavette sono stati bloccati mettendo di traverso alcuni dei bus "insicuri", in maniera tale da creare un filtro. Alle 19.30 circolavano in città solo 30 bus. Dopo le 20.30, con in orario soltanto le corse serali, quasi tutte sono state coperte mentre è iniziato il confronto in sede tra sindacati e azienda per sbloccare una situazione caotica che potrebbe rirpoporsi.

Le immagini della protesta Il video

Per tenere fermo un bus in rimessa basta una luce di posizione bruciata oppure la mancanza di un martelletto da utilizzare in caso di emergenza per infrangere i vetri e far uscire i passeggeri dai finestrini, o la bombola antincendio scarica. "Applicheremo il codice della strada in maniera rigida. Nulla sfuggirà", dicono i sindacalisti.

L'assessore: "Situazione drammatica"

Prima di recarsi in prefettura, sindacalisti e lavoratori hanno incontrato in Regione una delegazione del Consiglio regionale, guidata dal presidente Rosario Monteleone. La tensione è salita quando ha preso la parola il capogruppo del Pd Nino Miceli. All'unisono, i lavoratori hanno abbandonato il tavolo in segno di protesta, ma prima di lasciare gli uffici della Regione, i rappresentanti dei dipendenti sono riusciti a strappare l'impegno di un nuovo incontro con il Consiglio regionale entro martedì prossimo, presente il presidente della Regione Claudio Burlando.

Le organizzazioni sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal e UGL Trasporti protestano per chiedere l'approvazione della nuova legge regionale sul trasporto pubblico locale, finalizzata alla costituzione di un bacino unico regionale, e il reperimento di risorse per garantire la sopravvivenza delle aziende di Trasporto locale liguri. Le organizzazioni sindacali chiedono un tavolo di confronto permanente.

"Vogliamo - ripetono i sindacati - salvaguardare gli attuali livelli di servizio offerti alla cittadinanza, senza tagli occupazionali né riduzioni dei trattamenti economici e normativi".

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