PESCARA Una giornata caotica. Prima la notizia che il neo-parlamentare abruzzese del Pdl, ed ex dell’Idv, Antonio Razzi è stato iscritto nel registro degli indagati, e con lui Domenico Scilipoti, dalla Procura di Roma su iniziativa del procuratore aggiunto Francesco Caporale nell'indagine sui cambi di partito in Parlamento del dicembre 2010. Ipotesi di reato: corruzione. Poi la smentita della stessa Procura: Razzi e Scilipoti non sono indagati.
Tutto nasce dalle denunce presentate dal leader Idv Antonio Di Pietro dopo che Razzi e Scilipoti avevano abbandonato il partito dipietrista per votare la fiducia al Governo guidato da Silvio Berlusconi. Ieri mattina Di Pietro ha incontrato al Palazzo di Giustizia capitolino sia Caporale che il pubblico ministero Alberto Pioletti: a loro avrebbe consegnato un memoriale e altre indicazioni da lui ritenute utili all'indagine. Avrebbe anche parlato del senatore Idv Giuseppe Caforio che, nel 2008, gli raccontò di essere stato avvicinato dall'allora deputato Idv Sergio De Gregorio, oggi al centro dell’inchiesta di Napoli sui tre milioni di euro che avrebbe ricevuto da Berlusconi per cambiare partito: Di Gregorio avrebbe offerto a Caforio denaro per indurlo a votare no alla fiducia al Governo di Romano Prodi.
«E CHE HO RUBATO, UNA MELA?»
Sbotta Razzi: «Ancora con questa storia. E che ho rubato, una mela?». E riferendosi a Di Pietro, dai microfoni di Radio Radicale: «Questo succede quando non si sa perdere, bisogna essere sportivi. Dal magistrato vado quando vuole. Avrei preso soldi? Ma quando mai! La verità è che la gente è invidiosa, quando uno entra in politica. Io non ho ricevuto niente, non so di cosa possa essere accusato. Mi consulterò con un avvocato, sporgerò denunce per diffamazione. Io non ho preso niente, lo posso giurare. Il Signore sta in cielo, vede e provvede. Ho deciso di passare al Pdl per l'impossibilità anche solo di parlare con Di Pietro. Me ne sono andato per disperazione. Sarei andato via anche con il diavolo, non ce la facevo più». E perchè questi difficili rapporti con Di Pietro? «E che ne so? Gli ho scritto una lettera per sapere perchè non mi salutava più. Persino gli auguri di Natale non ho ricevuto da lui». Quanto a Scilipoti, Razzi afferma che «prima del 2008 non sapevo neppure chi fosse, l'ho conosciuto alla mia seconda legislatura». De Gregorio, poi, «non so se abbia preso soldi. Tre milioni di euro? Non credo, impossibile che il presidente Berlusconi abbia pagato quella somma. Ma questo solo il Signore lo può sapere. Io so, per me, che non ho preso neppure un centesimo. L'unica cosa che ho preso è un abbraccio e l'amicizia del presidente Berlusconi, quella che mi è mancata quando stavo con Di Pietro».