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Data: 08/03/2013
Testata giornalistica: Il Mattino
Eav, la protesta ferma i treni. Il garante: pronte le sanzioni. Sciopero selvaggio, provincia appiedata. Ma arrivano gli stipendi

Pomeriggio di ieri, arriva una comunicazione per i circa 2300 dipendenti della Eav (ex Circum, Sepsa e Metrcampania Nordest). Numero di protocollo 105, firma dal direttore generale Valeria Casizzone: «L'Ente Autonomo Volturno comunica che lo stipendio del mese di febbraio sarà corrisposto con valuta venerdì 8 marzo e con distribuzione delle buste paga da lunedì 11 marzo». Tre righe: bastano per far scoppiare la pace (o meglio, la tregua) e riportare alla normalità una giornate infernale, nel corso della quale il trasporto campano è andato letteralmente in tilt. I lavoratori Eav, infatti, stanchi delle incertezze sul pagamento del mensile di febbraio, hanno fermato il servizio. Niente treni Circum, Sepsa e Metrocampania. Passeggeri appiedati. Il caos dunque, alimentato anche dalla occupazione simbolica del decimo piano del palazzo che ospita gli uffici della ex Circumvesuviana e dalla risolutezza dei lavoratori. La situazione è sfuggita di mano pure agli stessi sindacati: Cgil, Cisl, Uil e Ugl avevano annunciato proteste «nel rispetto della normativa vigente», l'Orsa aveva lanciato l'allarme e la Cisal aveva dichiarato lo «stato di agitazione e non collaborazione». Ma nessuno si aspettava il blocco totale per tutta la mezza giornata. Immediatamente la macchina delle mediazione si è messa in moto: il direttore generale Casizzone ha discusso a lungo con i dipendenti, mentre alle 13 i vertici dell'Eav hanno incontrato, presso la sede di via Cisterna dell'Olio, le delegazioni dei sindacati. I dirigenti Eav hanno ribadito il concetto: nonostante lo stanziamento di fondi e le delibere della Regione, per il trasporto campano c'è un problema di liquidità. Le banche, insomma, fanno fatica a far uscire il denaro dalle loro casseforti, considerata la drammatica situazione economica delle aziende. Ed è stato proprio una questione bancaria uno degli ostacoli più duri da superare: alla fine si è riusciti ad ottenere che la valuta fosse dell'8 marzo, nonostante la distribuzione delle buste paghe avverrà soltanto lunedì prossimo. Alle 15 è uscito il comunicato ufficiale e, dopo poche ore, il servizio è stato ripristinato: il primo treno di Metrocampania è partito alle 16,36, quello della Circumvesuviana alle 17,02 mentre in Cumana e Circumflegrea (la Sepsa) il servizio è ripreso alle 18. Non solo: la Circum ha garantito anche un potenziamento delle corse sulla linea di Sorrento, resosi necessario a causa della frana in Costiera. I dirigenti Eav hanno tirato un sospiro di sollievo dopo aver temuto il peggio mentre i dipendenti hanno accettato la tregua ma restano piuttosto preoccupati per il futuro. Intanto, l'Autorità di garanzia per gli scioperi ha scritto al presidente della Regione, ai prefetti e all'azienda Eav «per ottenere, con urgenza, ogni informazione utile su quanto accaduto oggi. Leggeremo attentamente - scrive il presidente dell'Autorità, Roberto Alesse - i dati che ci saranno forniti, anche al fine di valutare l'adozione dei relativi provvedimenti sanzionatori». Dal canto loro, quelli dell'Orsa ribadiscono: «È assurdo che da oltre un anno la solita storia si ripeta con cadenza sempre più breve. Il pagamento dello stipendi è diventato una conquista e non più il primo tra i diritti dei lavoratori. I lavoratori, che ormai dopo tante esperienze e promesse, non hanno certamente la stessa fiducia di un tempo nel management aziendale hanno comunque deciso di interrompere la protesta sulla base dell'ennesima promessa di pagamento, sperando ovviamente nell'esito positivo». Una fiducia a tempo, insomma

Vico Equense. La Circum bloccata dallo sciopero selvaggio, gli aliscafi fermi per il maltempo. E, ciliegina sulla torta, nel pomeriggio la statale sorrentina chiusa per tre ore a causa della caduta di un macigno sulla carreggiata. È stata una giornata nera, quella di ieri, per i pendolari della penisola sorrentina. Di fatto impossibilitati a spostarsi al di fuori del «confine» stabiese. Disagi a raffica, che rischiano di protrarsi ancora per molto tempo: perchè è vero che la statale è stata riaperta abbastanza rapidamente, ma soltanto a senso unico alternato. E questa condizione minaccia di protrarsi a lungo, considerata la necessità di importanti interventi di bonifica del costone. Il crollo poco dopo le 13.30 in località Capo la Gala. Qui nel breve tratto di rettilineo, tra i km 14,300 e 14,400, antistante, in direzione Castellammare, il tunnel realizzato negli anni 50, è precipitato un macigno dalle dimensioni di circa un metro cubo, che poi all'impatto sull'asfalto si è disintegrato in pietre di più piccole dimensioni che hanno invaso entrambe le corsie. Immediato il blocco della circolazione e immediate le pesantissime conseguenze per migliaia di automobilisti intrappolati. Il transito è poi ripreso a senso unico alternato, dopo che è stata delimitato e interdetto alla circolazione un tratto lungo una cinquantina di metri della corsia in direzione Castellammare che costeggia il sovrastante costone roccioso. Per fronteggiare l'ennesima emergenza sulla 145 mobilitati in pochi minuti sia le forze dell'ordine (carabinieri e polizia municipale di Vico Equense, Polstrada di Sorrento) che vigili del fuoco, Anas e protezione civile di Vico con il sindaco Gennaro Cinque per sgombrare la sede stradale dalle pietre, disseminate in un raggio di dieci metri dal luogo dell'impatto. Nessuna previsione, al momento, sui tempi che occorreranno prima di un ritorno alle normali condizioni di viabilità. I forti disagi pomeridiani sono stati amplificati anche dal riesplodere in mattinata dei disservizi sulla linea ferroviaria Napoli-Sorrento, cosa che dopo molte settimane di normalità nei trasporti pubblici aveva costretto centinaia di pendolari a scegliere di nuovo il percorso in auto. Ciò ha ingrossato notevolmente il numero dei veicoli su cui si sono abbattute le conseguenze del lungo stop alla circolazione, avvenuto in un punto, a meno di cento metri dall'uscita Scrajo della galleria Seiano-Scrajo, dove al momento non ci sono alternative al vecchio tracciato della statale sorrentina risalente al 1834. È la ragione per cui si sente come urgentissima l'esigenza dell'apertura in tempi brevi della galleria Pozzano-Seiano, la cui inaugurazione dopo oltre vent'anni di lavori intervallati da lunghe pause è programmata per la prossima estate. Ciò eviterà il rischio, sempre attuale a ogni scroscio di pioggia, di isolamento di un territorio nel quale turismo e commercio ricoprono un fondamentale ruolo economico.

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