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Data: 09/03/2013
Testata giornalistica: Il Centro
Barca: «Pronti 2 miliardi per L’Aquila». Il ministro per la coesione sociale risponde a un «twit» del Centro sui fondi per la ricostruzione

L’AQUILA «Pronti 2,2 miliardi per L’Aquila». L’annuncio del ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca, arriva su Twitter, in risposta a un twit del Centro, a cura della collega Marianna Gianforte. Il ministro per la Coesione territoriale del governo Monti interviene direttamente sui temi legati alla ricostruzione, sollecitato da un articolo in cui i componenti dell’Assemblea cittadina contestano la certezza della disponibilità dei fondi per la ricostruzione. «La delibera Cipe assegna per la ricostruzione circa 2,2 miliardi di euro distribuiti su tre annualità (2013 al 2015)», denunciano i cittadini, secondo i quali «All’Aquila mancano le risorse». Pronta la risposta di Barca. «Correzione forte: la somma di 2,2 dei miliardi arriva subito», scrive su Twitter, «ed è interamente impegnabile. Il 21 marzo si vedrà che l’intero importo è assegnato». Il 21 marzo è la data indicata dal ministro, d’accordo con il sindaco come linea di partenza per la ricostruzione vera e continuativa del capoluogo distrutto. «Se i Comuni deliberano», aggiunge il ministro, «e i progetti ci sono, i cantieri partiranno». Infine Barca, che condivide il confronto con i cittadini, interviene sul metodo diretto, definito dai più “inaffidabile”. «Tale metodo è sostituibile da quello indiretto», precisa. Ma ci vuole prima un «accordo con l’Abi». Nel dibattito vengono tirati in ballo i comitati spontanei ma anche il Collettivo ’99. Non è certo la prima volta che il ministro Barca - indicato da qualcuno persino come “papabile” premier del nuovo governo - interviene direttamente in risposta alle istanze dei cittadini. Un’attenzione testimoniata anche dalle numerose visite istituzionali e non in Abruzzo e, in particolare nell'Aquilano. Particolarmente apprezzato dagli studenti il “viaggio” che il ministro ha fatto in incognito a novembre sul bus dei pendolari, da Balsorano al capoluogo. Con tanto di tre cambi, a partire dalla prima corsa, alle 6.10 di mattina. Un’iniziativa spontanea apprezzata dagli universitari e dai pendolari.

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