Processo Ruby, oggi nuovo round sul legittimo impedimento
MILANO Bisogna stare distanti dall’ingresso del San Raffaele. Ragioni di sicurezza e di opportunità, arrivano in gran numero i colonnelli del Cavaliere, salgono al capezzale del grande malato, discutono con lui: fare o no fare il sit-in di protesta sotto il Tribunale di Milano? Prima sì, poi forse, poi ci pensa Berlusconi: «Ho chiesto ai miei parlamentari di rinunciare alla manifestazione». Così tutti salutano il capo e tornano a casa mentre lui si riconsegna all’oculista che gli sta monitorando la congiuntivite.
IL RICOVERO PROSEGUE
«Un altro giorno di ricovero è obbligatorio» dice il medico personale, Alberto Zangrillo. Significa che nell’aula del Palazzo di Giustizia dove oggi (lunedì) è in programma il processo Ruby arriverà, come già venerdì, un nuovo certificato medico e la conseguente richiesta di far saltare l’udienza per legittimo impedimento. Tre giorni fa i giudici si erano accontentati del certificato, il giorno dopo però i loro colleghi del processo Mediaset avevano mandato la visita fiscale. Cosa accadrà stavolta.
Il fatto che Berlusconi abbia ricevuto il folto manipolo di fedelissimi - compresi Gianni Letta e Alfano, la Santanché e Gasparri - conferma che il paziente non è grave. «Però» sostiene Zangrillo «il collirio per gli occhi è un vaso costrittore, ha alterato l’equilibrio emodinamico». Vuol dire che tengono sotto controllo anche cuore e circolazione, non si sa mai. E comunque il problema del giorno non è la salute del Cavaliere, ma il suo scontro sempre più aspro coi giudici. E’ il suo cavallo di battaglia del dopo voto, e quasi ogni giorno c’è un’occasione per tornarci su.
La suite di 200 metri quadri dove soggiorna al sesto piano dell’ospedale diventa, per buona parte della domenica, un ufficio politico. Tutti intorno al tavolo per fare il calendario della battaglia che culminerà il 23 marzo nella manifestazione anti-magistrati. Per qualche ora rimane viva l’idea di anticipare una discesa in piazza già in occasione dell’udienza del processo Ruby: «Noi parlamentari sfileremo silenziosamente intorno al Tribunale» annuncia la Gelmini.
”UN UOMO DELLE ISTITUZIONI”
Non sa, l’ex ministro dell’Educazione, che Berlusconi, a consulto con medici e colonnelli, sta cambiando idea. Rischia di essere controproducente, gli suggerisce qualcuno. Lui prende carta e penna e detta alle agenzie: «Ringrazio i parlamentari che volevano mostrarmi solidarietà con un sit-in che sarebbe stato clamoroso. Sono innocente ma sono pure un uomo delle istituzioni, e ho chiesto loro di rinunciare». Loro hanno rinunciato.