PESCARA «Si fa un primo passo verso la costituzione della Azienda unica di trasporto pubblico locale, con la fusione dell’Arpa e della Gtm, anche se l'Azienda unica viene rinviata». Roberto Campo, segretario reginale della Uil, commenta così la riunione che i sindacati hanno avuto, ieri pomeriggio a Pescara, con il presidente della regione, Gianni Chiodi, e l’assessore ai Trasporti, Giandonato Morra. «La novità», dice ancora Campo, «è che la giunta regionale ha fatto una proposta: subito la fusione per incorporazione Arpa-Gtm; successivamente, azienda unica gomma-ferro». Fuori dalla partita, insomma, resterebbe in questa prima fase, la Sangritana che ha autobus e ferrovia. «Si sblocca la lunga stasi del confronto sul trasporto pubblico locale», prosegue il segretario regionale, «ma non è la riforma piena che auspicavamo, bensì una riforma più piccola, almeno per il momento. La Uil ha dichiarato che non era quello che si aspettava, e cioè l'azienda unica gomma-ferro, che avrebbe potuto realizzare da subito maggiori sinergie e non sarebbe stata limitata al problema del trasporto passeggeri, ma aperta anche sul commerciale». La Uil, inoltre, ha chiesto a Chiodi di «stabilire tempi, il più possibile stretti», per completare la riforma e di definire quanto prima i contorni della nuova azienda unica gomma-ferro, per dare credibilità al fatto che la fusione Arpa-Gtm sia effettivamente la prima tappa e non l'intera cors». «Il presidente Chiodi», spiega Campo, « ha replicato che si tratta di pochi mesi per completare la riforma e ha dato la disponibilità a proseguire da subito il confronto». La Uil, conclude il segretario regionale del sindacato, «farà la sua parte affinché la fusione Arpa-Gtm funzioni e produca razionalizzazione e riorganizzazione, ma intende esercitare un'azione continua di pressione affinché la riforma non si fermi qui e l'azienda unica gomma-ferro nasca presto e bene». Alla fine di gennaio, Chiodi aveva assicurato che, entro la fineo di marzo, se ci fosse stato l'accordo con i sindacati su tutti gli aspetti oggetto del confronto, l'operazione di fusione delle tre aziende del pubblico regionale, avrebbe avuto «una sua concreta possibilità di definizione». «L'elemento mancante per la definizione dell'accordo», aveva detto il governatore, «è quello relativo al contenimento dei costi. Che questa sia una necessità, dato il momento che stiamo vivendo, è un dato di fatto»