In sofferenza. Servono 300 milioni di risorse non programmate che dovrebbero essere destinati a garantire i servizi sanitari e i collegamenti pendolari a fronte del taglio dei fondi statali in quei due settori La giunta Cota chiederà al governo il via libera per poter destinare i fondi Fas, quelli che l'Unione Europea concede alle aree sottoutilizzate, per finanziare sanità e trasporto pubblico locale. Si tratta di circa 300 milioni di risorse non programmate che dovrebbero essere destinati a garantire i servizi sanitari e i collegamenti pendolari a fronte del taglio dei fondi statali in quei due settori. Una lunga notte L'ipotesi ha preso forma ieri nel corso della giunta politica convocata per discutere del bilancio di previsione del 2013 e, con ogni probabilità, sarà formalizzata lunedì sera quando il presidente Roberto Cota e gli assessori si ritroveranno per approvare in via definitiva il documento finanziario. Si preannuncia una lunga maratona notturna perché il via libera governativo potrebbe permettere di utilizzare 300 milioni di fondi liberi del bilancio regionali per le altre politiche. Al secondo piano del palazzo della Giunta regionale di piazza Castello c'è un cauto ottimismo sul via libera governativo perché l'autorizzazione è stata concessa ad altre regioni come Campania, Calabria e anche Lazio alle prese, come il Piemonte, con un piano di rientro. I presidenti di Calabria e Campania hanno firmato con il ministro per la Coesione sociale, Fabrizio Barca, un piano d'azione concordata che ha poi ottenuto l'autorizzazione da parte del Comitato Interministeriale per la programmazione economica. Il Piemonte, dunque, potrebbe seguire la stessa strada e toccherà al governatore verificare con il governo dimissionario il percorso che dovrebbe portare ad una riprogrammazione di quelle risorse. E Cota deve trattare con Roma anche le condizioni, i termini e l'entità di un prestito straordinario da spalmare su più anni per ripianare quei 900 milioni di debiti delle Asl affiorati recentemente dall'azione di controllo dell'assessore alla Salute, Paolo Monferino. La strategia La necessità di chiudere in fretta la maratona sui conti regionali, l'esercizio provvisorio scade il 31 marzo e il Consiglio regionale deve approvare il bilancio di previsione per il 2013 relega in secondo piano le trattative per il rimpasto di giunta dopo le dimissioni di Massimo Giordano, sotto inchiesta da parte della procura di Novara. Il tema è all'ordine del giorno soprattutto nei boatos che rimbalzano da Palazzo Lascaris. Si parla con insistenza della possibilità di ritorno in giunta di Gilberto Pichetto, assessore al Bilancio durante la presidente Ghigo e poi eletto al Senato. Il suo nome è rimbalzato nei discorsi all'interno del gruppo regionale del Pdl. L'ipotesi ha perso corpo dopo le indiscrezioni su una sua probabile esclusione da Palazzo Madama dovuta alla scelta del segretario Angelino Alfano di optare per il seggio di Torino rinunciando a quelli del Piemonte 2, del Lazio e della Sicilia (dove ha corso come capolista). Il coordinatore regionale, Enrico Costa, spiega, che non è stata presa alcuna decisione in merito. Se ne parlerà probabilmente a metà della prossima settimana e a quel punto si potrà affrontare anche il tema del rimpasto 300 i milioni È la somma che la Giunta potrebbe investire nelle altre azioni di governo dopo il sì del governo I PRECEDENTI I piani della Calabria e della Campania approvati da Roma 31 marzo È il termine di scadenza dell'esercizio provvisorio per l'anno 2013 approvato dal Consiglio