IL COMUNE farà la sua parte, ma non basta, bisogna tagliare i costi aziendali e anche i sindacati devono piegarsi. L'avvertimento ufficiale arriva dall'assemblea dell'Amt, che si è riunita ieri. Un'assemblea tutta targata Tursi, visto che il capitale dell'azienda è controllato interamente dal Comune, all'assemblea hanno partecipato così il sindaco Marco Doria, l'assessore ai trasporti Anna Maria Dagnino e il presidente dell'azienda Livio Ravera. Le incertezze sui conti restano numerose. «Il nostro obiettivo è sempre stato quello di confermare il finanziamento dell'anno scorso - spiega La Dagnino - che già non è facile visto i tagli, l'impegno c'è ma il bilancio è in fase di elaborazione, per questo abbiamo ribadito la necessità di confermare il finanziamento del comune». Sono circa trenta milioni di euro, ma anche se il Comune manterrà gli impegni, ne mancano ancora sei, che l'azienda dovrebbe tirare fuori da riorganizzazioni e tagli interni. Il comunicato approvato al termine dell'assemblea parla esplicitamente della «necessità di un contenimento dei costi e di azioni che possano produrlo. In particolare, il Comune auspica che questo percorso sia partecipato e condiviso attraverso un accordo sindacale». Al momento però il clima sindacale in azienda è tutt'altro che disteso. Dopo lo sciopero bianco, che l'altro giorno ha fermato i mezzi in rimessa, ieri la direzione è tornata all'attacco per ribadire che «l'Azienda garantisce la sicurezza dei propri mezzi, nonostante le note difficoltà finanziarie, in cui versa l'intero settore del trasporto pubblico locale, non consentano l'acquisto di nuovi veicoli nella misura necessaria. Basti pensare che per mantenere l'attuale età media occorrerebbe acquistare circa 70 veicoli all'anno, ma le scarse risorse a disposizione permettono di poter comprare ogni anno solo 3 o 4 nuovi bus». Ed è proprio questo problema che già nelle scorse settimane aveva fatto far capolino allo spettro della privatizzazione. Nel frattempo comunque il prossimo appuntamento è martedì in Regione quando riprenderà il confronto sulla legge regionale.