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Data: 13/03/2013
Testata giornalistica: Il Centro
Il Consiglio regionale si divide sulla legge elettorale

L’AQUILA È andata secondo le previsioni la seduta di Consiglio regionale dedicata, tra l’altro, alla legge elettorale. L’assemblea è stata sciolta, per mancanza del numero legale alle 16. L’assemblea avrebbe dovuto completare la discussione generale sulla riforma elettorale, iniziata sia pure brevemente nella seduta mattutina. A far saltare la seduta l’assenza dei consiglieri regionali della maggioranza di centrodestra. La discussione sarà completata nella seduta prevista tra due settimane nel corso della quale si entrerà anche nel merito. Spiega il portavoce Pdl Riccardo Chiavaroli: «Oggi, come preannunciato, abbiamo iniziato la discussione e l'esame della nuova legge elettorale. Tuttavia, accogliendo le sollecitazioni provenienti dall'aula e dalle forze politiche, abbiamo accettato di sospendere per oggi la discussione per riprenderla alla prossima seduta di Consiglio, in modo da creare nei prossimi giorni le condizioni per confrontarci sui diversi aspetti della legge e quindi per avere la possibilità di un voto condiviso». Il presidente della Commissione Speciale per la Legge elettorale, Lorenzo Sospiri (Pdl), ha illustrato le linee principali del provvedimento legislativo, sollecitando una rapida approvazione. Sul testo licenziato nelle scorse settimane in Commissione, sono stati presentati circa 1200 emendamenti, metà da Rifondazione Comunista e metà dal Pd. Dopo Sospiri, nella discussione è intervenuto il Capogruppo del Pd, Camillo D’Alessandro, secondo cui «è più importante garantire la governabilità della Regione, piuttosto che portare a casa il risultato della legge da parte di Sospiri». D’Alessandro ha ribadito che il Pd è d’accordo sul 90 per cento dei contenuti del testo di legge, ma si è detto contrario «a sbarramenti immorali che favorirebbero solo la frammentazione dei Gruppi presenti all’Emiciclo». Altro punto su cui si è soffermato è la questione del voto disgiunto, su cui il Pd è favorevole. A questo proposito, il capogruppo del Prc, Maurizio Acerbo, ha rilevato che in caso di voto disgiunto, così come per le elezioni comunali e provinciali, è necessario il sistema del «doppio turno». Ma al centro dello scontro Pd-Rifondazione c’è la questione della soglia di sbarramento, fissata nel testo licenziato in Commissione al 4% per i partiti fuori dalla coalizione, al 2% dentro. Soglia condivisa sia da Rifondazione, che dal Pdl, ma non dal Pd.

Cambia la composizione dei gruppi del Consiglio regionale. I consiglieri regionali Camillo Sulpizio e Paolo Palomba (candidati alle ultime elezioni con Centro democratico) , eletti nelle file dell’Idv, hanno aderito al Gruppo dell’Api, mentre il consigliere Nicoletta Verì, eletta nelle liste del Pdl, candidata al senato per la lista Monti, è confluita al gruppo Misto. Lo ha reso noto il vice presidente vicario del Consiglio reigonale, Giorgio De Matteis, in apertura dei lavori dell’Assemblea, da lui presieduta per indisposizione del presidente, Nazario Pagano.

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