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Data: 14/03/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Centro turistico, chiesta la partecipazione alle scelte

Appello per L’Aquila, L’Aquila che vogliamo, 3e32, Gransasso360 associazione operatori turistici, Rsa e lavoratori del Ctgs Mountain Evolution, in una nota congiunta, sottolineano che «la gestione del Ctgs può essere affrontata e risolta solo attraverso una riflessione organica sull’intero sistema del turismo montano che non può prescindere da un confronto aperto, trasparente e non pregiudiziale con tutti gli attori coinvolti». In pratica, dal Comune si pretende che fornisca pubblicamente la sua visione sul futuro del Centro turistico e che tutti i soggetti coinvolti possano partecipare alle scelte: «Assistiamo preoccupati alla ripresa di segnali vaghi e contraddittori sulle sorti del Centro turistico Gran Sasso, in primis da parte dell’amministrazione comunale che, ancora una volta, non brilla per trasparenza. Il piano industriale è avvolto nelle nebbie più fitte, mentre ai lavoratori vengono garantite, di volta in volta, soluzioni fumose e tra loro contrastanti. Unico punto fermo: il Centro turistico è praticamente fallito. È ora di parlare chiaro e di confrontarsi pubblicamente con tutti gli attori coinvolti. Subito» scrive il capogruppo in Consiglio comunale di Appello per L’Aquila, Ettore Di Cesare. «Non vogliamo conoscere le decisioni - afferma Di Cesare - vogliamo prendervi parte e vogliamo che la città intera sia coinvolta in questo processo. La questione del Ctgs si trascina da troppi anni tra gestioni opache e inefficienti, e assalti speculativi senza che mai si sia discusso con gli operatori interessati e con la città del complesso sistema di cui lo stesso Ctgs fa parte, quello della fruizione di una montagna più unica che rara per la combinazione di ricchezze naturali, storiche, scientifiche e paesaggistiche. Ancora questa stagione abbiamo assistito all’apertura degli impianti in colpevole ritardo, a un paradossale convegno sul turismo nel pieno della crisi che ha portato alla sfiducia dell’ultimo presidente, l’avvocato Comola, e all’immancabile conseguente scaricabarile delle responsabilità. Non possiamo permetterci di andare avanti così! Questa città non può permetterselo!». «La gestione del Ctgs - conclude - può essere affrontata e risolta solo intraprendendo una riflessione organica sull’intero sistema del turismo montano che non può prescindere da un confronto aperto, trasparente e non pregiudiziale con tutti gli attori coinvolti».

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