Lettera di gruppi politici e associazioni: il Comune spieghi cosa vuole fare Preoccupazione per le sorti dei dipendenti: finora solo vaghe rassicurazioni
L’AQUILA «Assistiamo preoccupati alla ripresa di segnali vaghi e contraddittori sulle sorti del Centro turistico Gran Sasso, in primis da parte dell'amministrazione comunale che, ancora una volta, non brilla per trasparenza. Il Piano industriale è avvolto nelle nebbie più fitte, mentre ai lavoratori vengono garantite, di volta in volta, soluzioni fumose e contrastanti. Unico punto fermo: il Centro turistico è praticamente fallito». Lo affermano in una nota Appello per L’Aquila, L’Aquila che vogliamo, e alcune associazion i quali 3.32, Gran Sasso 360, le Rsa del Ctgs e Mountain Evolution. «E' ora di parlare chiaro e di confrontarsi pubblicamente con tutti gli attori coinvolti! Subito», si legge in una nota,« non vogliamo conoscere le decisioni, vogliamo prendervi parte e vogliamo che la città intera sia coinvolta in questo processo.La questione del Centro turistico si trascina da troppi anni tra gestioni opache e inefficienti, e assalti speculativi senza che mai si sia discusso con gli operatori interessati e con la città del complesso sistema di cui lo stesso Centro turistico fa parte, quello della fruizione di una montagna più unica che rara per la combinazione di ricchezze naturali, storiche, scientifiche e paesaggistiche». «Ancora questa stagione», si legge nell’atto, «abbiamo assistito all'apertura degli impianti in colpevole ritardo, a un paradossale convegno sul turismo nel pieno della crisi che ha portato alla sfiducia dell'ultimo presidente ,Comola, e all'immancabile conseguente scaricabarile delle responsabilità. Non possiamo permetterci di andare avanti così! Questa città non può permetterselo! La gestione del può essere affrontata e risolta solo intraprendendo una riflessione organica sull'intero sistema del turismo montano che non può prescindere da un confronto aperto, trasparente e non pregiudiziale con tutti gli attori coinvolti». «Da aquilani, poi, sappiamo quanto le cittadine e i cittadini riconoscano al Gran Sasso un valore fortemente identitario», prosegue la nota,« considerandolo un bene comune che, ancora di più nel dopo sisma, ha reso migliore la vita, soprattutto in un territorio che per tanti altri aspetti non offre nè conforto nè fiducia. Le scelte sulla gestione del Centro turistico hanno conseguenze sia per chi opera e investe sulla nostra montagna, sia per chi ne gode la bellezza e l'attrattività. Per questo pretendiamo che l'amministrazione comunale fornisca, una volta per tutte e pubblicamente, la propria visione sul futuro del Centro turistico prima che venga sancita qualsiasi decisione».