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Data: 14/03/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Grillo incassa l’elogio dell’ambasciatore Usa e dice: già fuori dall’euro

ROMA «L’Italia è di fatto già fuori dall’euro», a dirlo al quotidiano tedesco Handelsblatt è Beppe Grillo, confermando una sostanziale freddezza verso l’Europa, sua e del movimento che a lui fa capo. Il guru di M5S traccia anche una sorta di roadmap di quest’addio alla moneta unica: «I Paesi del Nord Europa - prevede Grillo - manterranno l’Italia nell’eurozona finché non riavranno gli investimenti effettuati dalle loro banche sui titoli di Stato italiani. Dopo ci lasceranno cadere come una patata bollente».
Queste non sono le sole affermazioni sopra le righe fatte ieri dal comico genovese che, sul suo blog, in un lungo scritto dal titolo ”Povero Paese“ ne ha avuto per tutti, a cominciare da Napolitano che riceve i parlamentari pdl dopo la marcia sul Tribunale. Tuttavia - sempre a proposito del M5S - le polemiche più vivaci le ha innescate ieri il singolare endorsement che l’ambasciatore Usa, David Thorne, parlando agli studenti del liceo Visconti ha fatto del movimento grillino. «Voi giovani - ha detto il diplomatico - siete il futuro dell’Italia. So che avete problemi e sfide in questo momento. Ma voi potete prendere in mano il vostro Paese e agire, come il Movimento 5 stelle, per le riforme e il cambiamento». Interrogato dagli studenti, Thorne ha precisato, a proposito dei grillini di «averne incontrati molti: sono giovani, sono molto seri, si organizzano completamente sul web, e non vogliono ricevere soldi».
TUTTO SUL BLOG
Naturale che le parole dell’ambasciatore finissero subito sul blog di Beppe Grillo, ma non con altrettanto entusiasmo sono state accolte dalle altre forze politiche. A protestare, tra gli altri è il pd Lapo Pistelli: «Stiamo vivendo giorni delicati e forieri di decisioni importanti per il nostro Paese. Di tutto si sente bisogno - dice il responsabile esteri democrat - fuorché di parole inappropriate anche se pronunciate da amici dell’Italia come l’ambasciatore americano». Di «gravissima ingerenza al limite dell’incidente diplomatico» parlano altri esponenti pd. Mentre per il Pdl il vicepresidente della Camera, Maurizio Lupi, si dice «sorpreso che un ambasciatore degli Stati Uniti dia indicazioni di impegno partitico ai giovani del nostro Paese presentandogli come modello d’impegno il Movimento 5Stelle». E sui «giudizi sulle vicende politiche interne di un Paese alleato» è il pidiellino Carlo Giovanardi a chiedere chiarimenti «al governo americano». La risposta arriva dalla stessa ambasciata Usa, che con un tweet precisa «di non appoggiare nessun soggetto politico. Dialoga con tutti e sostiene l’uso dei social media come strumento di cambiamento».
Uso che Grillo, anche ieri, non si è certo risparmiato, postando la sua invettiva contro il «povero Paese dove un presidente della Repubblica invece di andare in prima serata in televisione a condannare un atto eversivo di portata enorme come la triste sfilata di parlamentari negli uffici giudiziari di Milano, riceve Alfano (ex ministro della Giustizia) il giorno dopo al Quirinale». «Povero Paese - prosegue il leader pentastellato - dove deputati e senatori della Repubblica si umiliano in gruppo per il loro padrone e occupano un tribunale dello Stato senza il minimo pudore e senza che nessuno intervenga».

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