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Data: 15/03/2013
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
Udc scomparsa Arriva il commissario La difficile missione di Buracchio: recuperare i delusi e definire le alleanze

CHIETI L'Udc imprime una rapida svolta alla situazione di stallo venutasi a creare nel partito a livello provinciale (Chieti è da sempre il serbatoio di voti più grande per i centristi, che hanno sempre avuto buone performance, anche a due cifre, nel capoluogo e a Lanciano). Mercoledì sera, infatti, con uno scarno comunicato il segretario nazionale, Lorenzo Cesa, ha reso nota la decisione di nominare come commissario provinciale l'attuale presidente provinciale e segretario cittadino di Chieti, Andrea Buracchio. Cinquantatreenne, già sindaco della città dal 1986 al 1993, avvocato, Buracchio è rientrato in «prima linea» nella politica cittadina nel dicembre 2009, quando fu nominato commissario della sezione teatina dell'Udc, mentre il travagliato congresso provinciale del gennaio 2012 l'aveva eletto presidente, confermando alla segreteria Angelo Cellini, figura attorno alla quale si è trovato un punto di equilibrio tra le «correnti» del partito. A rimescolare tutto è stata la débacle dello Scudo Crociato nelle elezioni politiche, che ha determinato le dimissioni del segretario provinciale, condite da una giusta dose polemica nei confronti delle decisioni del partito sia per quanto riguarda le alleanze sia per le scelte locali, che hanno penalizzato gli «storici» dirigenti regionali: con l'uscita di scena di Cellini, molto legato al presidente della Provincia, Enrico Di Giuseppantonio, tra i più critici, insieme al capogruppo in Consiglio regionale, Antonio Menna, sulla condotta dei dirigenti nazionali nelle ultime elezioni, l'Udc punta sullo «zoccolo duro» teatino che, nonostante abbia sottolineato l'irritazione per non essere stato coinvolto nella individuazione delle candidature alla Camera e al Senato, non ha mai mostrato dubbi sulla permanenza all'interno del partito. Probabilmente a Roma hanno apprezzato la misura mostrata da Buracchio, su cui ora si punta per il rilancio di una formazione politica in evidente crisi di consensi. «Ringrazio - ha dichiarato subito il neocommissario - il segretario nazionale, onorevole Lorenzo Cesa, per la fiducia accordatami con la nomina a commissario della provincia di Chieti. Sono pronto a svolgere il mandato non semplice affidatomi dalla segreteria nazionale: il primo impegno sarà quello di ricompattare il partito a livello provinciale e ridare animo agli amici che hanno visto scadere i consensi in maniera repentina, oltre che riavvicinare coloro che si sono allontanati in questi mesi dall'Udc. Ritengo che questo non sia più il tempo della politica del doppio forno, ma anche noi, nello spirito del maggioritario, che secondo me è un dato acquisito dal quale non si tornerà più indietro, dovremo decidere da quale parte stare e quindi ricercare un'alleanza stabile all'interno del panorama politico a tutti i livelli. La prossima settimana, del resto, il vicepresidente del Consiglio regionale, Giorgio De Matteis, candidato dell'Udc alla Camera dei Deputati nell'ultima tornata elettorale, convocherà una riunione con altri consiglieri regionali e i responsabili provinciali del partito per discutere proprio del rilancio della nostra azione politica. Un segno, questo, che vuole significare la volontà di ricompattare tutto il partito per ripartire di slancio verso i prossimi impegni elettorali e politici». Emerge dunque chiara la volontà di proseguire nella linea segnata dalla campagna elettorale per le scorse politiche, cercando di allargare il perimetro del partito cercando di superare lo stallo provocato dai veti incrociati tra i dirigenti locali ed individuando una linea precisa di demarcazione soprattutto per quanto riguarda le alleanze che in Abruzzo sono state caratterizzate, nelle ultime amministrative, da un'estrema variabilità da città a città.

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