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Data: 26/03/2013
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
Finiti i soldi. Cassa integrazione a rischio. Il problema riguarda soprattutto gli ammotizzatori sociali concessi in deroga

«Per prima cosa abbiamo dovuto informare i lavoratori sul fatto che i soldi della cassa integrazione in deroga potrebbero non arrivare e quindi è nostro dovere far sapere loro che dovrebbero iniziare a pensare come organizzarsi di fronte a questa possibilità, sempre più concreta». Con queste parole Marino D'Andrea, rsu Cgil Sixty, ha spiegato il motivo dell'assemblea delle rappresentanze sindacali unitarie della Cgil indetta ieri nello stabilimento di via Piaggio. I rappresentanti degli altri sindacati, Cisl e Uil, hanno, invece, storto subito il naso, visto che per giovedì prossimo è prevista un'altra assemblea, questa volta convocata da tutte e tre le segreterie sindacali (Cgil, Cisl e Uil). «Siamo alle solite - ha sbottato Ettore Di Natale, della Cisl - la rsu Cgil continua ad andare per conto suo. Questa è l'ennesima forzatura, sebbene non credo sia appoggiata da tutta la segreteria della Filctem Cgil. La verità è che il problema degli ammortizzatori in deroga esiste per tutta la regione, ed è una situazione drammatica. Ma per quanto riguarda la situazione Sixty è in via di mutamento e certo non occorre fare sterili allarmismi». Circa possibili frizioni all'interno della Cgil, tra rsu e segreteria, Carlo Petaccia, della segreteria Filctem Cgil, getta acqua sul fuoco, pur confermando la sua non partecipazione alla riunione per altri impegni in Confindustria. Rimane, comunque, la stranezza evidente di due assemblee convocate a pochi giorni l'una dall'altra con un ordine del giorno quasi identico (in tutte e due si parla infatti del problema della cassa in deroga, in quella di giovedì si presenterà anche l'incontro del 4 aprile al Ministero) che fanno pensare a una spaccatura del fronte sindacale.

Entrando nel merito del problema della cassa in deroga, Petaccia ricorda che Sixty spa ha fatto una richiesta in questo senso, a partire dal 19 marzo sino al 25 maggio: «Per quanto riguarda Sixty sarebbero disponibili solo i due terzi dei fondi di cui abbiamo bisogno - dice il sindacalista - Cosa non gravissima se si pensa che a breve il tribunale di Chieti nominerà un commissario che, se tutto andrà bene, permetterà di richiedere un altro anno di cassa integrazione straordinaria, che, a differenza della cig in deroga, dovrebbe essere finanziata». Intanto, per sapere qualcosa di più sul futuro del gruppo tessile, bisognerà aspettare la riunione romana del 4 aprile: «In quella sede - spiega infatti Maurizio Sacchetta della Uil - potremo avere importanti dettagli sia sui tempi che sugli investimenti del piano di rilancio».

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