Scoppia il caso dei lavori di raddoppio della linea ferroviaria che interessano l'area sottostante il promontorio su cui sorge il castello aragonese. A sollevare la questione è il consigliere di minoranza della lista civica Forza Ortona Giulio Napoleone che spiega: «I lavori di raddoppio stanno incontrando serie difficoltà: innanzitutto sembra che ci siano dei gravi ritardi nei pagamenti da parte della ditta vincitrice dell'appalto nei confronti di alcune aziende. Questo porterà a un rallentamento dei tempi di realizzo e potrebbe pregiudicare la conformità dell'opera». Napoleone solleva dubbi anche in merito allo smaltimento del terreno escavato dalla galleria: «Temo non finisca in discarica, ma sia smaltito diversamente nelle aree intorno al centro abitato». Per chiarire i lati oscuri della vicenda, Napoleone ha presentato un'interrogazione al sindaco, Vincenzo d'Ottavio, con cui chiede di conoscere lo stato dell'arte dei lavori e, in caso di dubbi, chiede che venga convocata la direzione dei lavori per ottenere le garanzie necessarie a cancellare ogni tipo di supposizione. I lavori riguardano la realizzazione di una nuova galleria, lunga 500 metri a binario unico, a completamento del raddoppio della linea ferroviaria da Bologna a Termoli. L'intervento ha un costo di circa 20 milioni di euro.