Iscriviti OnLine
 

Pescara, 18/12/2025
Visitatore n. 750.333



Data: 27/03/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Roma-Milano in 2 ore e 15 minuti, ecco il nuovo Frecciarossa

ROMA «Ho girato tante ferrovie nel mondo, ma così bello non ne ho visto nessuno. E’ un prodotto tanto bello quanto innovativo». Parola di Mauro Moretti. Gli occhi dell’amministratore delegato di Fs si illuminano mentre il primo esemplare del Frecciarossa 1000 mette il muso fuori dallo stabilimento Ansaldo-Breda di Pistoia. Una potente macchina che sulle linee dell’Alta Velocità sarà in grado di sprigionare i 400 chilometri orari. Quasi ovvio, il primo treno non potrà che essere dedicato alla memoria di Pietro Mennea. Prodotto dal consorzio tra Ansaldo-Breda e Bombardier, rappresenta l’ultimo grido della tecnologia ferroviaria: punte di 400 anche se la sua velocità di crociera sarà di 360 orari. Comunque un fulmine in grado di coprire la distanza Roma-Milano in 2 ore e 15 minuti che potranno essere ridotti a 1 ora e 59 tra le stazioni di Roma Tiburtina e Milano Rogoredo. Capacità di correre su tutte le linee veloci del Continente perché completamente interoperabile, grazie a specifiche caratteristiche tecniche.
PARTONO I TEST
Avrà due cabine di guida alle estremità e la trazione multitensione, cioè in grado di utilizzare le diverse tipologie di alimentazione in uso sulle reti europee. La ridotta resistenza aerodinamica ne limiterà il consumo energetico e il rumore. A giorni il primo esemplare inizierà i test e le prove per l’omologazione: un impegno comunque lungo che andrà avanti almeno per un anno e mezzo. Viaggio inaugurale previsto per la fine del prossimo anno o per l’inizio del 2015. Cinquanta i supertreni commissionati da Fs per un investimento di 1,5 miliardi di euro.
BOND DA 1,5 MILIARDI
«Per noi è il simbolo della svolta - puntualizza con una punta di orgoglio, Mauro Moretti - perché da fonte di perdita per il Paese siamo diventati un gruppo che produce ricchezza. Qualche anno fa eravamo vicini al fallimento, poi ci siamo rimboccati le maniche e con tanta buona volontà, un po’ come Mennea, siamo riusciti a produrre una robusta riconversione del gruppo. Ora con questa ulteriore prova dimostriamo la volontà di contribuire allo sviluppo dell’Italia». Un risanamento finanziario che tuttavia non è completato se è vero che è stato lo stesso top manager di Fs ad annunciare una prossima emissione di bond per un valore complessivo di 1,5 miliardi: «Ci stiamo lavorando. Si tratta di una decisione che è già stata portata in Cda. E stiamo adesso valutando se l’emissione dei bond debba avvenire in una o più tranche come sarebbe ragionevole con un primo anticipo a qualche centinaio di milioni». Al gruppo sono necessarie risorse fresche perché, e Moretti lo ha spiegato chiaramente, «dobbiamo pagare gli stipendi e i fornitori che noi invece paghiamo a meno di 70 giorni e abbiamo due miliardi di crediti scaduti con lo Stato e le Regioni mentre le difficoltà aumentano».
L’ULTIMATUM
Puntualizzazione non scontata, semmai ribadita, se è vero che la crisi di liquidità del gruppo è dovuta soprattutto al mancato pagamento dei debiti accumulati dalle amministrazioni regionali (soltanto il Lazio deve oltre 200 milioni). Nei giorni scorsi è stato lo stesso Moretti a lanciare una sorta di ultimatum: o lo Stato onora i propri impegni o saremo costretti a ridurre i servizi interregionali. Come dire che il futuro dei pendolari potrebbe essere destinato a diventare ancora più problematico. Altro che Alta Velocità.

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it